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Nada de nada(l)

Creato il 29 dicembre 2012 da Webnewsman @lenews1

Rafael NadalRafael Nadal

Tutti i fan del pittoresco tennista si chiedono quanto tempo dovranno ancora aspettare prima del suo rientro. Uno dei ritorni più attesi, perché a mancare da ben sei mesi è Rafa. Proprio lui: lo spagnolo che poche settimane prima di venire annientato da un pivellino (nulla togliere a Lukas Rosol) aveva scritto la storia del Roland Garros e dato l’ennesima prova della sua inespugnabilità sulla terra. Prima trionfando tra le ovazioni dei monegaschi e gli applausi di Alberto II e Charlene. Poi come un vero gladiatore, una volta ammansito Nole(one), riconquistando il successo nella città eterna. Infine confermando per la settima edizione il primato sul Philippe Chatrier. Dopo un simile inizio la strada per il coronamento sembrava in parte spianata, ma ecco sopraggiungere una serie di sfortunati eventi a compromettere il proseguimento della stagione. Il primo campanello d’allarme è arrivato dalla quasi immediata eliminazione del maiorchino all’Open di Halle, dove la difficile ambientazione alle condizioni di gioco sull’erba si è fatta sentire, accompagnata dai fastidi alle articolazioni delle ginocchia. Il triste capitolo è terminato la sera del 28 giugno, quando i volti increduli degli spettatori londinesi lo hanno visto firmare gli ultimi autografi tra le urla di gioia dello sbigottito numero 100 al mondo. Da allora è stato un susseguirsi di forfait. Costretto a rinunciare al ruolo di portabandiera della nazionale spagnola alla cerimonia d’apertura dei giochi olimpici, non ha nemmeno disputato gli US Open. Come questo nessun altro torneo. Dopo tanti rinvii sarà vero l’annuncio del suo rientro sulla terra rossa di Acapulco? Sempre escludendo disturbi intestinali ed eventuali problemi.     Sono in molti a chiedersi se Nadal, impugnata nuovamente la racchetta, sarà in grado di metabolizzare la nuova forma, non fisica ma psicologica, di Murray. Infatti lo scozzese, fino a pochi mesi fa la pecora nera dei Fab Four, in assenza del mancino ha dato una tale svolta alla sua carriera (oro alle Olimpiadi e trionfo a Flushing Meadows) da inorgoglire l’intero Regno Unito. Non solo. Avrà le carte in regola per porre resistenza alla furia serba Djokovic rinvigoritosi grazie alla prima posizione nella classifica individuale? Per non parlare dei veterani come il valenciano David Ferrer, sempre in agguato e alla ricerca di strappare le vittorie ai favoriti, e delle new entry, tra le quali spicca il gigante Janowicz, talento emerso a Paris-Bercy. Senza tralasciare naturalmente il sempreverde Roger Federer che, ripresosi dalle invasioni barbariche degli ultimi due anni, ha conquistato per la settima volta lo scettro di Wimbledon.                                                                                                                                                                                               Che dire Rafa? Oltre ad un buon Natale e un felice anno nuovo ti auguriamo una pronta guarigione.     ¡Buena suerte campeón!


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