Sono passati 20 anni dall’entrata in vigore dell’accordo sul libero scambio tra i paesi nord americani (North American Free – Trade Agreement – NAFTA). Il 1 gennaio 1994 Stati Uniti, Canada e Messico spinti dalla voglia di integrazione commerciale , cominciavano la loro vita senza barriere doganali per le merci prodotte nei rispettivi paesi.
Prima del NAFTA l’economia statunitense e canadese erano già molto integrate, pertanto l’accordo non ha costituito un grande vantaggio. Il Messico in questi vent’anni (1994 – 2013) ha incrementato del 506% il suo commercio con i paesi NAFTA (Stati Uniti e Canada) e “solo” del 279% con i paesi non – NAFTA.
Nel 2011, gli scambi commerciali degli Stati Uniti con Canada e Messico superavano il volume dell’intero commercio con i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), Giappone e Corea del Sud uniti insieme.
Nonostante la persistente disparità di PIL, reddito pro – capite e situazione occupazionale tra Messico e il duo Canada – Stati Uniti, il NAFTA sembra essere stato un successo sia per Città del Messico che per Washington e Ottawa.
Come continuare?
Prima di tutto, migliorare il traffico transfrontaliero tra Stati Uniti e Messico. Troppe code alle barriere doganali, infrastrutture antiquate, ferrovie, treni e membri dell’equipaggio ancora effettuano lo scambio per superare la frontiera; come ultima analisi i controlli di sicurezza nella parte messicana vengono effettuati anche dagli agenti di sicurezza statunitensi con una relativa insistenza e soprattutto, con il permesso di portare le armi nonostante la legge messicana lo vieti.
Evitare i negativi effetti degli accordi regionali unilaterali è un altro punto i questione. Coinvolgere anche Canada e Messico nell’accordo commerciale con l’Unione Europea e presentarsi uniti come NAFTA ad accordi commerciali con i paesi caraibici, dell’America centrale e dell’America latina, potrebbe aiutare lo sviluppo di questa importante organizzazione.
Terzo punto. L’accordo di libero scambio dovrebbe includere anche le persone oltre che le merci e i servizi. Quest’ultimo aspetto sarà molto difficile da raggiungere visto l’umore degli Stati Uniti, da sempre molto renitenti ad abbracciare The European – Style in tema di apertura delle frontiere. Un buon inizio? Gli americani potrebbe essere un pochino più generosi con i messicani che effettuano frequenti passaggi transfrontalieri attraverso le due sponde.
A word to the wise is enough…
Foto camionisti messicani che protesta contro il NAFTA credit by www.npr.org