Anche in Africa, in Kenya, all'università di Nairobi, intitolata al grande eroe,Yomo Kenyatta, padre dell'indipendenza del Paese, qualcosa comincia a muoversi per realizzare seriamente sviluppo.
E i giovani rispondono all'iniziativa molto positivamente.
Mi ri ferisco alla notizia dell'introduzione, all'interno dell'ateneo della capitale kenyota, di un corso a numero chiuso, riservato a soli 50 studenti, nel quale si apprende come diventare imprenditori.
Moltissimi giovani, maschi e femmine indifferentemente, hanno infatti il bernoccolo degli affari e magari ottime idee per la realizzazione. Ma....(?)
Allora occorre loro saperle strutturare queste idee.
E poi ,sopratutto, impossessarsi della chiave di volta, che consente di saper entrare nei meccanismi burocratici del sistema-Paese, per accedere ai finanziamenti agevolati.
Ebbene, in un mix ben riuscito di partenariato tra pubblico e privato nel fare impresa, oggi questo a Nairobi si può apprendere.
E molti industriali locali si dicono fortemente interessati.
L'obiettivo finale dell'ateneo di Nairobi, in definitiva, è quello di fornire al mercato interno del Paese uomini e donne preparati ad affrontarlo in termini di business.
E non, come solitamente accade nella università,di sfornare invece "cercatori di lavoro" destinati all'emarginazione ,quando il vento poi non gira più come dovrebbe e l'occupazione, per forza maggiore, rimane soltanto un miraggio.
Pertanto...benvenuta iniziativa!
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)