“Qui sono tutti emozionati e la città si sta preparando al meglio per accogliere la visita del Santo Padre”: a riferirlo è suor Mary Luz, coordinatrice del centro missionario ‘Casa delle donne’ nella baraccopoli di Kariobangi a Nairobi. “Non sono solo i cattolici ad attendere la visita di Francesco – afferma la missionaria comboniana – ma tutti, e sono tanti, coloro che vedono in lui il portavoce del riscatto dei meno fortunati”.
Papa Francesco farà nel paese la sua prima tappa del viaggio in Africa, in programma dal 25 al 30 novembre, e che lo porterà a visitare anche Uganda e Repubblica Centrafricana.
Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano The Nation il Pontefice arriverà in Kenya il 25 novembre e ripartirà il 27. Nei due giorni di permanenza nel paese celebrerà una messa allo Uhuru Park, il più grande spazio all’aperto della capitale, in cui si riuniranno per l’occasione centinaia di migliaia di cattolici. Il Pontefice visiterà inoltre la sede del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e presenzierà a un incontro interreligioso con leader musulmani, indù e capi tradizionali.
Ma soprattutto parteciperà ad una riunione con giovani provenienti da diverse parti del paese e visiterà una baraccopoli della capitale, per sollevare il tema della povertà e delle disuguaglianze sociali.
“La stampa sottolinea che sarà necessario prendere misure importanti per garantire la sua sicurezza – osserva la religiosa – ma dimenticano che prima di diventare Papa, Francesco nei quartieri poveri di Buenos Aires, nelle favelas, era una presenza costante. Lui è uno di noi”. (Fonte MISNA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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