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Namibia Discovery – Il prologo

Creato il 20 agosto 2015 da Vlao

Fa un po’ strano partire il 2 Agosto per l’Africa e in una giornata da 38° mettere in valigia sacco a pelo pesante e pile spesso rigorosamente Quequa. Però si narra che in Namibia faccia freddo e Vlao, dopo aver fatto una rapida ricerca su internet, ha consigliato a tutti i partecipanti di attrezzarsi per le rigide notti africane.

Namibia Discovery – Il prologo

Viaggio tosto quest’anno, tenda, cucina da campo, tanti chilometri da percorrere, forte escursione termica tra giorno e notte, un bel banco di prova per tutti non c’è che dire.

Vlao ha studiato tutto per bene, le variabili in gioco sono molte e oltre a stendere l’itinerario, c’è anche da organizzarsi per le derrate alimentari. Il gruppo però sembra reattivo, il file online con la suddivisione delle libagioni da portare dall’Italia viene compilato gradualmente e tutti danno il loro contributo alla base culinaria che garantirà la sussistenza perlomeno per i primi giorni. Meglio mettere in cambusa pasta, sughi e parmigiano già da adesso… piuttosto che affidarsi esclusivamente ai supermercati locali…

La partenza alle 19:00 non si augura a nessuno, l’attesa logora e quando Martimarti e Vlao raggiungono i “romani” a Fiumicino… sono già cotti. In più poi ci si mette l’imprevisto… cominciamo bene…

L’imbarco viene negato alla partecipante extracomunitaria del gruppo… una bella tegola… lo scalo in Sud Africa e il relativo visto sono ostacoli insormontabili… e così il Namibia Discovery perde in una botta sola un membro, 2 walkie tolkie e 10 buste Knorr!!!

Facendo buon viso a cattivo gioco il resto dei romani procede verso Istanbul dove incontrerà al check-in del volo per Johannesburg i compagni milanesi.

Nessuna altra defezione fino a Windhoek dove i 15 avventurieri superstiti vengono accolti da quelli che saranno gli autisti delle Toyota Hilux che li scarrozzeranno in giro per gli sterrati namibiani per i prossimi 15 giorni.

Namibia Discovery – Il prologo
Il primo approccio con le tempistiche africane è significativo e la gara tra chi impiega più tempo, tra gli incaricati al ritiro auto e quelli al cambio moneta, viene vinta da questi ultimi, rimasti appostati per ore davanti al desk del change fino all’arrivo dal centro città di qualche mazzetta di namibiandollars.

All’imbrunire le operazioni preliminari possono dirsi concluse e la carovana parte in direzione Chameleon Backpackers, vale a dire l’ultima notte su un letto prima di una lunga serie di campeggiamenti in tenda.

Prima di dare inizio ufficiale alla campagna di Namibia però è bene riempirsi la pancia… ed il gruppo non si tira indietro ingozzandosi subito di zebra, kudu, orix, springbok e qualsiasi altra specie protetta della savana. Non sono ammessi obiettori di coscienza… ed anche i più titubanti si lasciano andare al grido di “minchia quanto è buona la zebra”.

E’ così che inizia il Namibia Discovery 2015!


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