L'ULTIMO VOLO DELL'AQUILA Il 18 giugno 1815, i campi di Waterloo (Belgio) vedevano la sconfitta definitiva della Francia di Napoleone Bonaparte. A 200 anni esatti da quel momento decisivo per le sorti del condottiero corso, dell'Impero Francese e dell'intera Europa, nessuno ha ancora capito fino in fondo la sua figura: figlio o traditore della Rivoluzione Francese? Uomo nuovo o dalla mentalità antica?
Se quella di Napoleone fu vera gloria, i posteri non l'hanno ancora capito (cit.).Oggi, senza andare troppo fuori tema, Folle di corsa vuole aiutarti a capire un po' di più, cercando di farti entrare in questo dibattito un po' più "allenato", già temprato da notizie che pochi conoscono sul vero Napoleone.Ti scriverò del diario segretamente tenuto da chi accompagnò Napoleone nella sua folle corsa in slitta per l'Europa congelata del dicembre 1812, cercando di arrivare a Parigi prima della notizia della disfatta francese in Russia. Ed eravamo ancora prima di Lipsia, dell'Elba, dei Cento Giorni e di Waterloo. Eccoti In islitta con l'imperatore di Caulaincourt e, a fine post, una possibile sorpresa.L'ALTRA FACCIA DI NAPOLEONE Quello descritto da Caulaincourt è un Napoleone Bonaparte sconfitto, ma non vinto. Dà la colpa ai tanti inetti che lo circondano, al sé stesso che si è attardato 4 giorni più del dovuto a Mosca, al Caulaincourt dalle mani congelate che non riesce scrivere abbastanza velocemente le disposizioni dettate. E' lo stratega che prima sgrida ferocemente i sottoposti e poi dice di lasciarli al loro posto perché ci saranno riconoscenti tanto da fare le cose per bene. Si lancia in progetti per un Europa nuova, delle nazioni e dei popoli, libera dallo strapotere egemonico dell'Inghilterra. Ed ecco sentirlo parlare delle sue idee su una Francia grande dal punto di vista della cultura e della società, sfumate per la necessità di difendersi dai continui assalti economici e militari.Ma il testo è importante anche per vedere un Napoleone uomo. L'amante del vino rosso e delle lenticchie, colui che riesce a dormire dappertutto e perfino in battaglia, il padre affettuoso che bramava lettere che gli dessero notizie del figlioletto. E tante altre piccole cose in un testo fondamentale, semplice da leggere, purtroppo introvabile.
Ora ti sfido. Se questo post arriverà nella Top 3 di Folle di corsa, ti caricherò un bonus: un mio breve racconto storicamente esatto fatto come una possibile lettera riguardante Caulaincourt, Napoleone e "L'ultimo volo dell'Aquila" ...