La stessa Letizia, la madre del futuro Imperatore intravide nel suo secondogenito l'impronta di uno spirito superiore, quella di un genio.
Senza, pero una serie di circostanze, il destino non avrebbe potuto compiere appieno il suo corso.
- Fu il Conte Marboeuf ad adoperarsi affinché Napoleone potesse studiare in Francia e approdare al collegio militare di Brienne. Prima tappa che lo avrebbe avviato alla carriera militare.
- Fu poi, l'ispettore Keralis che decise di mandarlo alla scuola militare di Parigi, dove potette completare i suoi studi e diventare ufficiale dell'esercito francese.
Probabilmente la storia avrebbe un corso diverso. Il giovane Bonaparte sarebbe rimasto in Corsica. Le sue doti lo avrebbero portato di fatto a essere il capofamiglia, gli avrebbero consentito di accrescere il patrimonio familiare, ma il suo genio sarebbe stato imprigionato nei confini di una piccola isola.
Nella vita di ogni grande uomo ci sono degli episodi che rappresentano delle svolte, delle pietre miliari che ne contrassegnano l'esistenza.
Mi piace, però pensare che Napoleone fosse un predestinato, che in un modo o nell'altro la sua stella avrebbe illuminato la sua epoca. Marboeuf, Keralis, Fesch siano stati degli strumenti, delle pedine necessarie sulla strada dell'Imperatore.
Approfondimenti: In un'isola nacque Bonaparte in un'altra morì Napoleone