Sarà celebrato sabato della Mostra d'Oltremare di Napoli, il 15° anniversario di ABIO Napoli Associazione per il Bambino in Ospedale, in concomitanza con l'appuntamento tanto atteso da volontari, famiglie e soprattutto dai bambini, il Premio " Ci credete che siamo tutti artisti?
ci sarà la premiazione del concorso di disegno che ha visto protagonisti tantissimi bambini. 800, in totale, le opere che rappresentano : il mondo ABIO raffigurato dai piccoli artisti, attraverso i loro occhi, prospettiva e altezza.
In questi quindici anni sono stati raccolti quasi 7000 disegni, che sono custoditi nella speranza di poter realizzare una grande mostra collettiva.
L'evento, durante il quale i piccoli artisti saranno premiati con la tradizionale "medaglia al valore", sarà animato da tante sorprese, musica, animazione, sorrisi e solidarietà. Ad accogliere i bambini ci saranno Vernetti, Calone, Pastrocchio, Scarabocchio, Pollastro, Dario, Joanna, Adamo e tanti altri animatori e volontari.
Il premio speciale quest'anno sarà assegnato al , noto cardiochirurgo pediatrico napoletano; all'associazione , per i suoi tanti progetti a favore dell'infanzia partenopea ed al di Castel Volturno, che opera a sostegno dei bambini stranieri con gravi disagi socio-familiari. Testimonial della manifestazione sarà l'attore
Rendere serena la permanenza dei bambini in ospedale è uno degli obiettivi di ABIO, Fondazione Onlus, che opera attraverso una capillare rete di volontari. Gioco e creatività sono gli strumenti di eccellenza messi in campo nell'assistenza ai piccoli pazienti, stimolati ad esprimersi anche nell'arte del disegno.
ABIO Napoli opera in 11 ospedali e in 25 reparti pediatrici con circa 500 volontari impegnati
in attività di assistenza ludica per i bambini e informativa e di sostegno per i genitori. Inoltre, grazie alla collaborazione degli , gli ambienti ospedalieri sono resi più familiari ed allegri tramite ludoteche, arredi colorati e murales dipinti nelle sale di attesa, negli spazi comuni e nelle corsie dei reparti. Tutto ciò contribuisce a rendere l'ospedale un luogo più sereno, provando ad allontanare le paure e le preoccupazioni che animano i piccoli pazienti e le loro famiglie.