Il Napoli delle meraviglie ha un solo simbolo. Viene dall’Argentina, ha vestito la prestigiosa maglia del Real Madrid, è vicecampione del mondo con la sua Nazionale. E quest’anno ha fatto qualcosa come 22 gol in 23 partite.

Gonzalo Higuain è sempre più talismano di una squadra meritatamente in testa alla Serie A più equilibrata degli ultimi anni. La sua stagione di grazia è sotto gli occhi di tutti: l’anno scorso Icardi e Toni furono capocannonieri con 22 gol, il Pipita è già a 20 in altrettante partite, 11 di destro, 8 di sinistro e 1 di testa. Mostruoso.
Non è un caso che Di Francesco, uscito sconfitto con un ottimo Sassuolo dall’anticipo di ieri sera con i partenopei, lo abbia paragonato a un grandissimo del calcio come Gabriel Batistuta. I due, oltre al fiuto del gol e a innegabili capacità tecniche, avrebbero in comune la capacità di sapersi “nascondere” per colpire al momento giusto.
Forse qualcuno al vertice di qualche big mondiale se lo starà annotando in vista di giugno. Per ora, la media gol di Higuain è da vero alieno, nessuno in Europa riesce a tenere il suo passo. In Inghilterra Vardy e Lukaku guidano la classifica marcatori con 15 gol (in 22 giornate), in Spagna i due mostri blaugrana Suarez e Neymar sono anch’essi a quota 15 (in 18 giornate), perfino Sua Maestà Ibrahimovic, che guida i bomber d’Oltralpe con 16 marcature (in 21 partite), lo guarda dal basso. L’unico che riesce a tenere il suo frenetico ritmo è Aubameyang, che con il Borussia Dortmund viaggia a quota 18 gol in 17 partite.
Cosa manca? A detta di mister Sarri “dovrebbe aggredire di più la porta”. Ma anche qui siamo già decisamente a buon punto.
