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>>Napoli – Fornero in città. Scontri alla Mostra d’oltremare

Creato il 13 novembre 2012 da Felice Monda

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12/9/2012

Oltre 1.500 persone si sono autoconvocate oggi in Piazza San Vitale a Napoli nel quartiere di Fuorigrotta, a poco più di un chilometro dalla Mostra d’Oltremare dove è cominciato oggi il vertice Italo-Tedesco sull’apprendistato. Per oggi è prevista la presenza a Napoli del Ministro del Lavoro Elsa Fornero. In circa cinque giorni il movimento napoletano ha lanciato l’appuntamento di contestazione alla Fornero. Il ministro, simbolo della dismissione dei diritti dei lavoratori, dell’aumento della precarietà, dei tagli lineari alla spesa sociale, simbolo di quei poteri come la Bce, il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea, ben interpretati dal governo Monti, che stanno chiedendo di pagare la crisi alle fasce sociali più deboli d’Europa, è giunta in una delle città simbolo della crisi dove precarietà, disoccupazione, emigrazione e miseria spadroneggiano.

A Napoli è cominciata la settimana della Huelga General proprio con la manifestazione di oggi contro il Ministro Fornero.

Ad aprire il corteo un grande striscione che recitava “Austerity e Precarietà : Jatevenne (andatevene)” richiamando lo storico slogan del movimento napoletano che ha caratterizzato le battaglie no global e le lotte in difesa della salute e dell’ambiente degli ultimi anni.

Il corteo si è mosso da Piazza San Vitale autoprotetto con uno schieramento di scudi di plexiglass per difendere l’incolumità dei manifestanti. La Questura di Napoli ha infatti deciso di blindare il vertice Italo-Tedesco costruendo una zona rossa vietata ai manifestanti. Dopo circa 1 chilometro di corteo, la polizia, all’altezza di Piazzale Tecchio ha bloccato il corteo schierandosi all’incrocio con Viale Augusto. I manifestanti hanno avanzato verso la Mostra d’Oltremare protetti dagli scudi di plexiglass. Una prima carica ha disperso il corteo, ed un fitto lancio di lacrimogeni ha diviso i manifestanti in due tronconi. Il primo è ripiegato verso Viale Augusto ripercorrendo la strada appena percorsa inseguito da polizia e carabinieri che continuavano a lanciare lacrimogeni. Un’altra parte si è rifugiata presso il Politecnico dell’Università Federico II che affaccia proprio su Piazzale Tecchio. Dopo circa 15 minuti i carabinieri hanno nuovamente caricato in direzione del Politecnico lanciando lacrimogeni verso l’ingresso della sede universitaria. I manifestanti si sono rifugiati all’interno dell’Università e la polizia dopo aver rasterellato gli ingressi ha ripiegato verso Piazzale Tecchio. Intanto su Viale Augusto i manifestanti che provavano a ricompattaresi nuovamente in Piazza San Vitale sono stati colpiti da un fitto lancio di lacrimogeni. Dopo circa un ora i due tronconi di manifestanti si sono riuniti in Via Leopardi, procedendo verso il centro cittadino e lasciando il quartiere di Fuorigrotta attraversando il lungomare liberato.

Al momento risultano circa una decina di feriti tra i manifestanti con ferite lacerocontuse alla testa principalmente, ad un manifestante sono saltati due denti, colpito da un lacrimogeno alla bocca.
I fermati dovrebbero essere cinque, tutti studenti.

Dopo gli scontri anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha preferito non partecipare al vertice dove era previsto un suo saluto istituzionale. <<Ho deciso di non essere al vertice perchè sul tema del lavoro a Napoli non è stato compiuto nulla da chi è al governo>> ha dichiarato il primo cittadino. Il ministro viene in una delle città europee più colpite dalla crisi con la disoccupazione e l’emigrazione giovanile costantemente in aumento. La risposta della città si Napoli, sebbene organizzata in brevissimo tempo, sebbene abbia dovuto fare i conti con gli spostamenti della presenza del ministro Fornero a Napoli, non poteva che essere determinata.


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