La Primavera a Napoli ha avuto l'onore di ospitare la visita ecclesiale del Santo Padre Papa Francesco che, in un assunto che lo ha eletto a maggioranza assoluta il miglior sindacalista del mondo non solo ha sbugiardato chi, professandosi cristiano, cede alla corruzione, ma ha dichiarato alla folta platea di Scampia che chi, da datore di lavoro, non concede la certezza di un contratto, di contributi e di sicurezza sul lavoro, rende schiavo il dipendente - Il lavoro è dignità e bisogna aiutare i giovani a trovare la strada di un lavoro onesto, rifuggendo la via di un facile guadagno che porta in strade buie e senza uscita - E con l'auspicio di una nuova Primavera, che svegli le coscienze, portando la legalità nei cuori che, dubbiosi, sono all'imbocco di strade tortuose, questa Segreteria Provinciale, intende ringraziare lo splendido spirito con cui tutti i colleghi hanno adempiuto al proprio dovere, rendendo agevole e fluido l'Ordine Pubblico cittadino e serena la permanenza papale.
" Grazie Papa Francesco - dichiara Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale del Co.I.S.P., sindacato indipendente di Polizia - La ringraziamo di cuore di questo forte segnale di speranza, La ringraziamo di aver proferito, con le parole semplici di un uomo che giunge < dalla fine del mondo> ciò che da tempo e, spesso, vanamente, gridiamo da anni".
" Assunzioni, dignità del lavoro, contratti e sicurezza sul lavoro - dice ancora Catuogno - sono i prodromi di una serenità professionale e familiare che da tempo auspichiamo anche all'interno del nostro comparto che, da tempo invece, è svilito da continui tagli nell'ottica di una volontà di spending review che mal si allinea con la sempre più urgente richiesta di sicurezza cittadina".-
" Speriamo che anche il Ministero dell'Interno - continua Catuogno - prenda spunto dalle parole di Papa Francesco per aderire, finalmente, alla richiesta di migliaia di giovani che attendono da mesi un decreto di scorrimento graduatorie per divenire ufficialmente appartenenti alla Polizia di Stato".
" Ringrazio personalmente i colleghi - conclude Catuogno - che, con grande abnegazione, han accettato di svolgere turni in deroga massacranti per garantire la sicurezza del Santo Padre, accompagnandolo col sorriso di chi, seppur stanco, è cosciente di aver prestato la propria opera professionale al servizio della cittadinanza e di un evento eccezionale ed emozionante".