Gli analisti considerano la situazione finanziaria di Palazzo San Giacomo a rischio default perché soldi in cassa non ce ne sono. Napoli ha dichiarato il pre-dissesto e aderito a una legge dello Stato con la quale deve avere 290 milioni e lo spalmamento del debito, 1,5 miliardi in 10 anni.
Oltre a una serie di opzioni come la dismissione del patrimonio per fare appunto contante. Ma gli analisti guardano i numeri e al momento la situazione è “nera”. Così Standard & Poor’s ha tagliato il rating a “BB-” dal “BBB-” assegnato prima che il giudizio venisse sospeso nel giugno 2011. Lo annuncia in una nota l’agenzia di rating, che ha così portato il suo giudizio sulla solvibilità di Napoli nella categoria “junk”, spazzatura, equivalente ad investimenti speculativi.