Anche la Giustizia certifica la non correttezza del nuovo strumento imposto da Mario Monti, che non può sacrificare la sfera privata del singolo cittadino. A dirlo una sentenza della sezione di Pozzuoli del Tribunale di Napoli che ha accolto il ricorso di un pensionato assistito dall’avvocato Roberto Buonanno.
Il pensionato ha lamentato che si possono conoscere anche gli aspetti più privati della vita del singolo. Ragioni che il giudice Antonio Lepre ha ritenute fondate dicendo no alla raccolta dei dati.