NAPOLI.
Uno stile di vita attivo, la giusta attività fisica e una corretta
alimentazione ricca di fibre e povera di grassi animali contribuisce a ridurre
il rischio di insorgenza del tumore del colon retto: questo è uno dei pilastri
su cui si fonda#iRUN2, campagna nazionale
di sensibilizzazione alla salute, alla prevenzione e allo screening di questo
tipo di tumore, promossa dall’associazione no profit Podisti da Marte,
dall’Osservatorio Nazionale Screening (Ons), dal Gruppo Italiano Screening
Colorettale (GISCoR).
La campagna
#iRUN2, partita a settembre dello scorso anno da Milano e approdata a novembre
a Napoli, sarà tra i protagonisti dell’edizione 2016 della “Mostra d’Oltremare
Half Marathon”, gara internazionale del calendario ufficiale della Federazione
Italiana di Atletica Leggera, che si snoda lungo alcuni dei luoghi più
suggestivi del capoluogo campano.
Nel weekend, nel villaggio della manifestazione allestito nell’area della Mostra d’Oltremare, si potrà trovare lo stand di #iRUN2 dove si potranno ricevere informazioni sulla prevenzione e lo screening del tumore colon retto; inoltre materiale illustrativo dedicato sarà inserito nei pacchi gara di tutti i partecipanti.
In Campania #iRUN2 si svolge sotto il Patrocinio di Regione Campania, Federfarma Napoli e Ordine Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e con la collaborazione tecnica di RuNaples.
La manifestazione è tra gli eventi della tappa campana di #iRUN2, e la scelta non è casuale: la Campani, infatti, è la regione che ogni anno vede circa 4.000 nuovi casi di tumore del colon retto con circa 1.500 decessi. In Campania il programma di screening è offerto alla popolazione tra i 50 e i 74 anni da quattro ASL (Napoli1, Napoli3 Sud, Caserta e Avellino), con differenti risultati e il Piano della prevenzione regionale ne prevede l’estensione a tutta la regione poiché lo screening rappresenta uno dei principali strumenti a disposizione per individuare per tempo sia le forme benigne sia le forme tumorali ancora in uno stadio precoce del tumore colon retto, che rappresenta una delle principali cause di morte in uomini e donne con più di 55 anni.
I programmi
di screening per il tumore del colon retto sono dedicati a chi ha 50 anni
compiuti. Tuttavia #iRUN2 non si propone solo di sensibilizzare chi li abbia
superati a “correre” a fare il test. Vuole invitare anche i più giovani a
riflettere e a “correre” a convincere i propri cari che hanno più di 50 anni.
Tutti, infatti, possono sostenere la campagna, attraverso lapagina Facebook iRUN2, che
contiene informazioni sulla malattia, su come prevenirla e sulle attività
correlate alla campagna.Hanno già dato la loro adesione ad #iRUN2, personaggi comeFiorello, Jarabe de Palo, Massimo Giletti, Alessandro Cecchi Paone, Annalisa Manduca; politici come il Vicepresidente del SenatoMaurizio Gasparrie il Governatore della LiguriaGiovanni Toti; uomini di sport comeMaurizio Damilano.
Il tumore colon retto
Il tumore del colon retto è una delle forme di cancro più diffuse al mondo, con oltre 1,2 milioni di nuovi casi diagnosticati e più di 600 mila morti ogni anno. “In Italia le persone con una pregressa diagnosi di tumore al colon retto sono quasi 300.000 e siamo di fronte al tumore in assoluto a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 52.000 diagnosi stimate per il 2014. Tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto solo dai tumori di prostata e polmone (14% di tutti i nuovi tumori), mentre tra le donne si colloca al secondo posto, preceduto dal tumore della mammella”, ha ricordatoFrancesco Bianco, dirigente medico del Dipartimento Oncologia addominale, Istituto Nazionale Tumori IRCCS - Fondazione Pascale.
“Individuato
precocemente grazie ai programmi di screening – ha aggiuntoFortunato
Ciardiello professore di Oncologia Medica alla
Seconda Università degli Studi e Presidente eletto della European Society for
Medical Oncology (ESMO)-
il tumore del colon retto può essere curato: nello stadio iniziale l’intervento
chirurgico, eventualmente associato a chemioterapia, è in genere risolutivo; in
caso di metastasi, si rende necessario un trattamento farmacologico che
consiste nella chemioterapia in combinazione con nuovi farmaci a bersaglio
molecolare. Questi farmaci innovativi rappresentano terapie mirate contro il
tumore e sono rese possibili dalla caratterizzazione molecolare del tumore del
singolo paziente permettendo la scelta di una terapia personalizzata. I farmaci
a bersaglio molecolare utilizzati nel cancro del colon-retto bloccano
meccanismi fondamentali per la proliferazione tumorale e per l'angiogenesi.
L’avvento di questi farmaci ha contribuito a modificare la storia naturale del
tumore al colon retto, riuscendo, in molti casi, nell’obiettivo di controllare
la malattia metastatica a lungo termine, cronicizzandola”.
