A lanciare l'allarme è Martino di Rosario capo gruppo de la Base (a sinistra nella foto) che rivela un malcontento che serpeggia da Nord a Sud all'interno di un partito che sembra aver perso la propria identità.
“Ncd non dice nulla né a livello nazionale né regionale - rivela - sono tutti subalterni a Renzi e in particolare qui in Campania in vista delle regionali sono tutti silenti, a meno di un mese dalla scelta dei consiglieri il nuovo centro destra tace”.
La battaglia portata avanti da la Base e guidata proprio da Martino di Rosario per aprire un dialogo con i vertici del partito per il momento non ha dato i risultati sperati.
“Qui in Campania non siamo stati convocati, ne sappiamo la linea politica regionale e provinciale. - denuncia il capogruppo de La Base - per questo ieri sono stato a Napoli, ad una assemblea di consiglieri in cui erano presenti circa 60 presidenti e amministratori NCD, dalla riunione è emersa la volontà di non rimanere fermi, ma di cambiare questa politica fatta di lunghi silenzi. Se il coordinatore regionale non ci convoca per discutere e confrontarsi sulla linea politica regionale e sugli uomini che dovranno rappresentare la lista NCD, noi andremo via, o meglio resteremo, ma porteremo avanti una nostra lista. Nei giorni scorsi, ho incontrato esponenti di Forza Italia e moderati che sono pronti già alla presentazione di liste alternative a PD e FI. La Regione Campania ha bisogno di novità, purtroppo chi ci ha rappresentato fino ad ora non ha saputo cogliere le difficoltà e le esigenze dei vari territori. Negli Alburni siamo stati abbandonati, ora c'è bisogno di guardare alle priorità della Campania intera e non di una sola parte, proporremo al coordinatore NCD nomi nuovi, ognuno di un territorio preciso”. Un cambiamento che è già in atto: nella regione Campania nei prossimi giorni, prenderà vita Forza Territorio, un gruppo cui in molti esponenti locali di NCD stanno guardando con interesse e che dovrà essere l'anello di congiunzione con altri partiti laddove non si riuscirà a dialogare con il Nuovo Centro Destra, in pratica Forza Territorio a livello locale si confronterà con altri partiti o liste civiche. Ieri al Gambrinus, locale storico di Napoli che si affaccia sulla celebre piazza del Plebiscito e che ha ospitato in passato anche Clinton, oltre 60, tra presidenti ed amministratori di Comuni hanno appoggiato il progetto e firmato una delega a Martino di Rosario:
Pietro Trivi
“Un nuovo centro destra lontano dai territori imbarazza anche i rappresentati locali siciliani, pugliesi, calabresi e di altre regioni come la Toscana e la Lombardia, quindi sta diventando un malessere nazionale – aggiunge Martino di Rosario – non posso non ricordare al riguardo proprio in Lombardia, nelle ultime amministrative diMaddalena Pisani
Pavia, dove NCD ha mancato di attribuire un ruolo a Pietro Trivi. Il nuovo centro destra deve calarsi sul territorio e iniziare un dialogo con chi rappresenta il partito ovvero i delegati di assemblea e i presidenti dei circoli che vivono quotidianamente i territori, altrimenti diventerà un contenitore vuoto e ci sarà una fuga di uomini.Noi vogliamo evitare che ciò accada. Come? Con la costituzione di un gruppo Forza Territorio, appunto, che conta già moltissime adesioni da nord a sud. Alcuni fra i nomi più rappresentativi sono: Maddalena Pisani (in foto) leader regionale de La Base in Puglia, Barbara Cabano capogruppo NCD in consiglio comunale a Voghera nonché mio braccio destro in questo progetto, vari esponenti di comuni toscani come Gino Berti e Adriana Lucchini, Vincenzo Chiaviello, Flavio Trotta ad Antonio Mennella nel salernitano, oltre a 10 consiglieri comunali e 6 delegati in Sicilia. In Campania 30 presidenti di circolo nell’Avellinese e 10 a Benevento, tutti con l'obiettivo di dare attraverso questo gruppo voce agli esponenti locali. Tra qualche mese in Campania e in altre regioni, ci saranno le elezioni, potrebbe essere l'occasione di candidare i coordinatori regionali, almeno sapremo quanto valgano”.Martino di Rosario con questa provocazione lancia il guanto di sfida mentre ne La Base si lavora per dare seguito ad una nuova forza sul Territorio.
a cura di Federica Bosco