NAPOLI: Il senatore
Ncd Giuseppe Esposito, coordinatore provinciale di Salerno, non si è
dimesso e neppure lo farà. A dare ufficialmente la smentita ad una notizia
circolata nei giorni scorsi negli ambienti politici è il delfino dello stesso
Esposito, Martino Di Rosario, delegato
nazionale di Ncd, impegnato in
questi giorni a organizzare il lavoro in vista dell'incontro fissato il
prossimo 13 settembre a Roma con gli esponenti territoriali della base. “Il
senatore Esposito – esordisce – non ha mai parlato di voler lasciare il
coordinamento, anzi, se in questo periodo non è presente sul territorio è
perché ha dovuto recarsi all'estero per motivi di salute. Il suo ruolo non è in
discussione, lui resta il nostro coordinatore con l'intento di avviare la
macchina del Nuovo Centro Destra a Salerno al fine di garantire un contatto
diretto e quotidiano con la cittadinanza, ci dovrà guidare fino al prossimo
appuntamento che ci vedrà impegnati in prima persona a giocarci il
coordinamento regionale”.
Messaggio forte e chiaro per allontanare dubbi e veleni alla
vigilia di quello che si preannuncia un momento storico per il partito. “Con il
gruppo “la base insieme” da mesi sosteniamo la necessità di dare voce ai
territori attraverso l'elezione di coordinatori regionali, provinciali e
cittadini e l'apertura di sezioni nelle principali città – spiega Martino di
Rosario rappresentante campano della base
- al riguardo nei giorni scorsi ho presentato un progetto proprio al
senatore Esposito, ho proposto un
modello di coordinatori territoriali, qui a Salerno, affinché le varie aeree
siano ogni giorno seguite e rappresentate da un responsabile Ncd. Porterò la
questione al leader Alfano, nelle settimane prossime, perché – tiene a ribadire
Martino di Rosario - Ncd deve essere un partito della gente”.
Ncd dunque partito della gente, ma ancor prima è da chiarire
la collocazione che avrà nello scacchiere politico italiano: il rischio che si
crei una spaccatura tra coloro che si smarcheranno da Renzi e manterranno
un'identità da centrodestra e coloro che invece sceglieranno di aderire al
partito delle Nazioni, un contenitore che dovrebbe accogliere i moderati di
destra e sinistra a cui pensa Renzi, è molto papabile, almeno è quanto trapela
dalle parole di Martino di Rosario che analizza la situazione attuale della
regione Campania “non si capisce il perché i gruppi Ncd e Udc che avevano
annunciato un solo gruppo ancor oggi sono divisi, molti di Ncd pensano alle
prossime regionali col Pd in Campania, in quanto – sottolinea Di Rosario - la grave crisi che sta affrontando il
centrodestra anche in Campania e le divisioni interne in Forza Italia non fanno che creare scollamento tra la gente
e il centro destra. Il mio intento è quello di ripartire dal dialogo per capire se c'è la volontà di dare agli
elettore un centrodestra in grado di affrontare non tanto il Pd quanto il
ciclone Renzi”.
Prossimo appuntamento per il Ncd la base il 13 settembre a
Roma presso il Life Hotel dove si
svolgerà la prima assemblea della base Ncd con l'intento di dare voce ai
territori per un vero cambio di passo.
(a cura di Federica Bosco)






