Pepe Reina: "Rafa il migliore, sono scaramantico e la Champions..." - Dopo la grande vittoria contro il Marsiglia che dà almeno momentaneamente una posizione al sicuro nel girone al Napoli, Pepe Reina parla di sé e della squadra.
Ecco l'intervista:
Nel 1995 entri a far parte delle giovanili del Barcellona, quanto è stato difficile lasciare in età adolescenziale i suoi familiari? “Avevo compiuto appena 13 anni, avvenne tutto così velocemente. Io sono da sempre tifoso del Barcellona, un giorno mi piacerebbe giocare lì. La scelta di lasciare casa non è stata facile, ma col tempo credo di aver fatto bene, solo così potevo giocare ad alti livelli. Nemmeno pensavo che il barcellona potesse seguirmi da giovane, i miei genitori non erano felici del fatto che puntassi solo al calcio. Mi hanno sempre detto di studiare prima e poi di coltivare la mia passione per il calcio”
Che effetto ti ha fatto allenarti così giovane con gente come Rivaldo, Figo, Cocu… “Vivevo un sogno, questi campioni erano i miei idoli e da un giorno all’altro me li sono ritrovati compagni di squadra” Che ricordi ha dei successi di Liverpool con Benitez? “Abbiamo vinto molto, anche se ho come rammarico la finale persa contro il Milan. Non sono riuscito ancora ad alzare quella Coppa, ho promesso a mio padre che io oppure mio figlio un giorno riusciremo a vincerla per far entrare il nome Reina nella storia. Speriamo di riuscirci presto”
Chissà non possa accadere col Napoli…
“E’ una nuova opportunità, ma la squadra non ha come obiettivo vincere la Champions. Attualmente abbiamo aspirazioni diverse, in Champions dobbiamo crescere ancora e continuare a lavorare bene. Una cosa è certa: nonostante sarà dura, ci batteremo fino alla fine per arrivare il più lontano possibile in questa competizione” Come hai reagito alla partenza di benitez da Liverpool? “Non fu un momento facile per me. Rafa è stato più di un allenatore per me, ho già detto mille volte che è stato il migliore che abbia mai avuto.Perdemmo una guida importante in quella squadra”
Visti i problemi di Casillas e Valdes, speri di giocare titolare il Mondiale? “Victor e Iker sono due grossi portieri, spero innanzitutto possano stare bene e difendere al meglio la porta della Spagna. Io sto facendo bene a Napoli e devo continuare così, il resto si vedrà. Non penso di abbandonare la nazionale dopo i mondiali, sto bene e darò tutto per difendere la maglia della nazionale”
Tutti dicono che sei un maniaco della scaramanzia “Non dite così (ride ndr), diciamo che ho degli hobbies da rispettare prima di ogni gara altrimenti non riesco a stare tranquillo e concentrato. Ne ho una vasta gamma, ad esempio a Liverpool andavo a fare benzina nella stessa stazione di servizio prima del match. Ora invece bevo un bel bicchiere di vino la sera prima di giocare: mi chiamerete pazzo, ma io ci credo!”
Come hai vissuto il tuo addio al Liverpool? “Non credo che il Liverpool sia stato onesto con me, ma è stata comunque una decisione difficile per me. Non mi pento di nulla, sono orgoglioso di aver scelto Napoli e di aver ritrovato Benitez. Devo comunque ringraziare il club inglese per ciò che mi ha dato, ma è impossibile che io ritorni a giocare ad Anfield”