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Napoli-Porto – Tra errori sottoporta e difensivi, c’è una cosa preoccupante

Creato il 21 marzo 2014 da Vesuviolive

Il calcio è bello, perchè è imprevedibile e prevedibile allo stesso tempo. Lo dice una regola non scritta del pallone: goal sbagliato, goal subito. Ed è proprio quanto accaduto al Napoli nella doppia sfida contro il Porto, costata una cocente eliminazione. Gli azzurri, se si analizzano i 180′, hanno dato l’impressione netta di essere superiori ai portoghesi. Eppure loro volano ai quarti mentre il Napoli deve leccarsi le ferite e interrogarsi su quanto accaduto. Ormai è finita, ma il confronto con i lusitani deve essere analizzato per trarne suggerimenti oltre che per il proseguio del campionato, per la prossima stagione. A Benitez si potrà contestare un atteggiamente fin troppo rinunciatario nella gara d’andata, la scelta di un centrocampo muscolare e poco tecnico con la coppia Henrique-Behrami. Mentre al ritorno l’esclusione di Callejon fa discutere ancora tifosi e cronisti. Se vogliamo ragionare su queste scelte tecniche dell’allenatore possiamo farlo, ma perderemmo la testa senza arrivare ad una conclusione soddisfacente. Quello che invece è balzato agli occhi, ieri, è stato un aspetto quasi insopportabile su cui riflettere: al goal dell’1-1, il Napoli è stato incapace di reagire consegnandosi completamente agli avversari. Su questo aspetto bisogna soffermarsi e capire come migliorare. Mancavano ancora 20′ al termine e per la mole di gioco offerta dagli azzurri non sarebbe stato così impensabile riuscire nell’impresa. O almeno bisognava provarci. E, invece, il Napoli si è arreso senza metterci quella “cazzimma” che tanto i tifosi azzurri hanno chiesto più volte alla squadra. Una squadra che vince, ci riesce anche superando o provando a superare momenti difficili, di sconforto. Ma non è stato così. Questa mancanza di cattiveria e di reazione deve far riflettere Benitez che dovrà darsi una spiegazione e spronare i suoi. Le vittorie passano anche attraverso delle imprese, ma bisogna essere pronti a sostenerle.


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