Il primo articolo della rubrica “La Napoli di una volta” ci porta nella Napoli del 1890. Spulciando nella foto del gruppo facebook “Napoli Retrò”, comparirà a un certo punto un’immagine davvero singolare. Sullo sfondo il Vesuvio e il monte Somma, e fin qui nulla di strano, ma in primo piano carovane, cavalli e cowboy. La cartolina in questione è conservata nel museo dedicato a Buffalo Bill a Cody, nel Wyoming.
Ma cosa ci faceva William Frederick Cody, alias Buffalo Bill, nel capoluogo campano? Il Wild West Show. Nel 1890 la leggenda statunitense capì che portare in Italia il mito del West, gli usi e i costumi degli americani e l’eterno conflitto tra cowboy e pellerossa equivaleva a ottenere un successo sicuro. E Napoli fu scelta come prima tappa dell’esordio italiano. Due i punti centrali dello spettacolo: la messa in scena della battaglia di Little Big Horn e il “primo scalpo per Custer”. In questo episodio Buffalo Bill vendicava la sconfitta della battaglia uccidendo e prendendo lo scalpo dell’indiano Capelli Gialli. Guest star dello spettacolo, il leggendario capo sioux Toro Seduto, che per un periodo si unì alla straordinaria macchina americana.
Protagonista di questo particolare circo equestre anche una donna: miss Annie Oakley. La giovane, con le spalle al bersaglio, ne colpiva il centro guardandolo allo specchio. Anche Matilde Serao rimase incantata da una tale perfomance tanto da scrivere su Il Corriere di Napoli: “La tribuna da cinque lire è stata subito piena e coloro che sono giunti in ritardo, hanno dovuto occupare le tribune da tre e da due lire; e non vi era un sol posto libero in quel grandissimo anfiteatro”.
Nel volume “Buffalo Bill e il selvaggio West”, Henry Blackman Sell, parente di Cody, e Victor Weybright, suo socio dal 1926, narrano di un episodio particolare che accadde quando lo spettacolo equestre arrivò a Napoli. Sembra infatti che per l’occasione furono stampati circa 2mila biglietti contraffatti che portarono non pochi danni economici all’attività del leggendario cacciatore. Buffalo Bill fu così costretto a spostare il circo dal corso Meridionale a San Giovanni a Teduccio, per recuperare i soldi persi. Dopo un momento di crisi, lo spettacolo si riprese grazie anche all’acquisto di una pagina pubblicitaria su Il Corriere di Napoli.
Con Buffalo Bill i partenopei, non solo vissero le straordinarie avventure del selvaggio West, ma assaggiarono anche per la prima volta pop-corn e zucchero a velo.
Il Wild West Show debuttò, con il nome di Rocky Mountain and Prairie Exhibition, il 17 maggio 1883 a Omaha, in Nebraska. Si esibì in Italia dal 28 gennaio al 16 aprile 1890 e fece tappa, oltre che a Napoli, in altre quattro città. Lo spettacolo tornò nel Bel Paese anche nel 1906 e questa volta si fermò in molti più centri per un totale di 119 spettacoli.
Ai tempi in cui i fratelli Lumière dovevano ancora proiettare il primo filmato, il Wild West Show fu un pre-cinema che esportò il mondo del West al di fuori degli Stati Uniti e lo fece conoscere al resto del mondo.
Fonti: Mario Bussoni, “Buffalo Bill in Italia. L’epopea del Wild West Show”, Mattioli 1885, Fidenza (PR), 2011
Henry Blackman Sell, Victor Weybright, “Buffalo Bill e il selvaggio West”, Longanesi, Milano, 1976
Bobby Bridger, “Buffalo Bill and Sitting Bull: Inventing the Wild West”, University of Texas Press, Austin, 2002