Il presidente del Napoli, infatti, ha lanciato sul mercato il “Panettone ufficiale del Calcio Napoli” con tanto di stemma e sciarpa ufficiale annessa ma, attratto dai compensi derivanti dai diritti d’immagine del logo, ha “venduto” il proprio marchio, simbolo non solo di una squadra ma di una vera e propria cultura, al Nord Italia, essendo la casa produttrice di questo panettone la Balocco, che come è noto ha sede a Cuneo. La città, per chi non lo sapesse, si trova in Piemonte.
Immediate le ire dei tifosi azzurri e di tutti i napoletani. Doppia, infatti, è la beffa che hanno subito: non solo vedono il proprio emblema su un prodotto tipicamente settentrionale, ma i ricavi ottenuti della vendita della suddetta specialità andranno direttamente nelle casse del Nord. Non vi sarà alcun “guadagno” per coloro che, attratti all’idea di comprare qualcosa del Napoli, acquisteranno il prodotto della Balocco. I ricavi derivanti dall’iva e dalle altre imposte che sono intrinsecamente legate ad ogni prodotto acquistabile, infatti, finiranno dritti dritti nelle casse del Nord Italia, di coloro che non perdono occasione per insultare le nostre origini.
Tante anche le associazioni che si scagliano contro la scelta quantomeno ambigua del presidente. In particolare, il Movimento di Insorgenza Civile che ha invitato caldamente i napoletani a boicottare l’acquisto di questo panettone.
Tanto ancora si potrà disquisire sul da farsi, sul comprare o meno questo panettone, la certezza al momento resta una sola: quest’anno per il presidente il Natale e il panettone avrà un sapore più dolce, per Napoli e i napoletani decisamente più amaro.