NAPOLI-WOLFSBURG 2-2. Doveva essere una formalità, lo è stata al netto di un primo tempo giocato malaccio e di un finale di partita con qualche patema nonostante la qualificazione fosse più che al sicuro: il Napoli torna in semifinale di una competizione europea 26 anni dopo. Nell'allora Coppa Uefa fu il Bayern Monaco l'avversaria che toccò ai partenopei (che passarono con relativa scioltezza e si lanciarono verso il trionfo in finale con lo Stoccarda), stavolta sarà un rivale di certo inferiore: Siviglia, Fiorentina o Dnipro, squadre alla portata ma che di certo hanno potenzialità per mettere in difficoltà l'undici di Benitez.
Non per valori assoluti, probabilmente, ma per l'ormai cronica irregolarità del Napoli, anche durante la stessa partita. Anche stasera, di fronte al buon pubblico del San Paolo, gli azzurri hanno alternato momenti di gran calcio a prolungati periodi di assenza che, peraltro, sono costati la vittoria (che avrebbe aggiunto qualcosina in più al proprio ranking Uefa e a quello dell'Italia). Ma stasera c'è poco da fare gli schizzinosi: il Wolfsburg, favorito per la vittoria finale, è stato eliminato con facilità quasi irrisoria.
Il 4-1 alla Volkswagen Arena era più di un'ipoteca ma Benitez ha preferito non rischiare e ha scelto una formazione che può definirsi titolare, con Mertens, Hamsik e Callejon alle spalle di Higuain, a caccia del titolo di capocannoniere. Il Wolfsburg, tra l'altro, faceva molta meno paura senza gli infortunati Schurrle e De Bruyne, oltre a Vieirinha che proprio il giorno della partenza per la Campania ha dato forfait.
Nonostante quindi diverse seconde linee in campo (fuori anche Dost per far spazio al comunque positivo Bendtner), il Wolfsburg ha giocato almeno 40 minuti alla grande. Difficile dire dove inizino i meriti dei tedeschi, considerato l'atteggiamento piuttosto svagato dei padroni di casa: Benitez, d'altronde, aveva messo in guardia l'ambiente sulla difficoltà nel preparare un certo tipo di gara. All'intervallo il punteggio è fermo sullo 0-0 solo per merito di Mariano Andujar che para qualsiasi cosa gli capiti a tiro: bravissimo il portiere argentino prima su Perisic poi nel finale di tempo sul diagonale rasoterra di Bendtner.
Proprio il danese, poco prima, aveva sfiorato il vantaggio per i suoi con un gran colpo di testa terminato di poco a lato. La differenza la fanno Caligiuri e Perisic, obiettivo di mercato di De Laurentiis, sugli esterni: proprio da un cross del croato nasce una ghiotta palla gol per Guilavogui che spreca con una conclusione in scivolata debole e centrale. Lo squillo di Higuain a tempo quasi scaduto non basta a rendere accettabile la prima frazione del Napoli.
Deve aver fatto sentire piuttosto energicamente il suo dissenso, negli spogliatoi, Rafa Benitez; perché il Napoli che scende in campo nel secondo tempo è tutta un'altra squadra. In cinque minuti i partenopei prima sfiorano il vantaggio con una conclusione a giro di Mertens sulla quale Callejon non arriva di un soffio, poi lo ottengono proprio grazie all'ex Real Madrid: lanciato in profondità da Higuain, "Calleti" conclude dal limite e batte Benaglio grazie alla deviazione decisiva di Rodriguez. Il gol sblocca gli azzurri che ci sguazzano in queste situazioni. Le occasioni si susseguono, Callejon e Higuain in particolare sprecano da ottima posizione. L'ingresso di uno scatenato Insigne rende ancora più pericoloso il Napoli e proprio dai piedi del talento di casa nasce il raddoppio al 65′: cross dalla sinistra, sponda di prima di Higuain e tap-in vincente di Mertens dopo la prima respinta di Benaglio.
I partenopei riescono comunque a macchiare la serata subendo nel giro di due minuti, al 71′ e al 73′, due reti piuttosto evitabili: prima Klose stacca tutto solo su azione d'angolo, poi Perisic approfitta della pessima diagonale difensiva di Mesto e pareggia deviando in rete il cross di Guilavogui. Per passare i "lupi" ne dovrebbero fare altri tre, francamente troppo. Nemmeno ci provano con convinzione i ragazzi di Hecking, probabilmente già soddisfatti di aver evitato la doppia sconfitta. Per il Napoli un traguardo storico, un trionfo europeo è probabilmente ad oggi anche la strada "meno difficile" per tornare in Champions League. Ci credono al San Paolo, e ne hanno ben donde: ma serviranno tre partite perfette.
NAPOLI-WOLFSBURG 2-2: 48′ Callejon, 65′ Mertens, 71′ Klose, 73′ Perisic
Napoli-Wolfsburg 2-2: avanti tutta, ma gli azzurri regalano il pari ultima modifica: da