“Siamo felici di essere qui perché co-organizzatori dell’evento - ha dichiarato il Sindaco - siamo una unica cosa con quanti portano avanti la battaglia per i diritti civili. L’unica unione che personalmente conosco è quella dell’amore”
Il pride di Napoli si è svolto in contemporanea con quelli di Milano, Bologna, Catania e tutta la Sardegna. Il corteo, composto da molti giovani e famiglie con bambini ma anche immigrati, com’è orami tradizione, ha visto alla sua testa alcuni rappresentanti dell’associazione di genitori omosessuali Famiglie arcobaleno.
“La società è pronta e anche la gente è pronta, solo la politica non lo è - dice Giuseppina Lodelfa, presidente dell’associazione - La nostra è una realtà che conta 300 famiglie in tutta Italia, quindici solo in Campania; siamo genitori omosessuali e vogliamo gli stessi diritti delle famiglie eterosessuali”
Non sono mancate le polemiche: tra le contestazioni al Sindaco da parte dei commercianti di Piazza Dante, e la presenza lungo il percorso di esponenti del gruppo evangelico Generazione Senza Confini, fino alla rottura dell’associazione iKen con il resto dell’organizzazione: Carlo Cremona, presidente dell’associazione ha infatti parlato di “errori clamorosi nell’organizzazione dell’evento che hanno portato al disfacimento del comitato”