Napolitano chiama Andreotti: serve l’undicesimo saggio

Dopo pochi giorni dalla nomina, i «dieci saggi» sono in crisi bloccati nella palude dello stallo istituzionale.
Nonostante la buona volontà e un curriculum di tutto rispetto, é necessario un undicesimo uomo capace di prendere per mano la squadra, un esponente riconosciuto da tutti, colui che trasformerà un gruppo di anonimi espertoni in eroi nazional-popolari.
La crisi morde ed è indispensabile accompagnare l’Italia fuori dalla bufera. In tempi di pace è signorile nominare una donna ai vertici delle istituzioni ma quando il gioco si fa duro è indispensabile l’azione rude di chi porta i pantaloni.

Giulio Andreotti alla veneranda età di novantaquattro anni è pronto ad aiutare – ancora una volta – il suo Paese.
Il Presidente Giorgio Napolitano, ideatore della squadra dei «saggi», lo ha convocato e Giulio ha accettato senza esitazione.
Il senatore a vita è l’attaccante di sfondamento, il leader pronto a prender per mano quei dieci conigli e trasformarli in leoni con una scelta senza precedenti: ad Andreotti sarà assegnata la poltrona di Premier.

Il politico che ha visto nascere la Costituzione, il governante più longevo nella storia della democrazia, il diplomatico per eccellenza è l’unico che può mettere d’accordo PD, PDL e M5S. La prime indiscrezioni provenienti dalla capitale confermano come la sua diabolica mente si sia subito messa al lavoro e già domani Andreotti presenterà un documento programmatico al quale Berlusconi, Bersani e Grillo apporranno la firma con convinzione per giurare fedeltà all’ex esponente della Democrazia Cristiana per i prossimi cinque anni.

Un’ultima ora giunta in redazione conferma lo scoop.
Andreotti via twitter ha appena cinguettato malefico: «io vecchio? So di essere di media età ma non vedo giovani intorno a me».

Realtà o fantapolitica?

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MMo