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Napolitano: da Presidente a Complice

Creato il 18 luglio 2013 da Ilrattodellospazio
A fine 2010 Fini abbandona il governo Berlusconi, Napolitano concede ben un mese di tempo a Berlusconi per recuperare una maggioranza, cosa che puntualmente succede (vedi le numerose indagini per strani passaggi ed incarichi), ed il governicchio va avanti fra scandali e disastri per un altro anno. Rassegnate le dimissioni Berlusconi (costretto dai mercati e dall'Europa, causa la sua pericolosa inadeguatezza che aveva messo in pericolo la moneta unica)  Napolitano nomina Monti dopo averlo frettolosamente fatto senatore a vita, ed invece di indire nuove elezioni decide di "indire" la stagione dei governi del Presidente. Sottoposti ad un ricatto pesantissimo a causa del drammatico disordine dei conti pubblici, in qualche maniera PD e PDL accettano di appoggiare il governo Monti, pur iniziando una lotta di logoramento più o meno esplicita. Al momento giusto Berlusconi ne approfitta per costringere Monti alle dimissioni anticipate, arrivando così alle elezioni del 2013. Quello che ne esce fuori è un Centro irrilevante (ma assai litigioso al suo interno) una Sinistra titolare della classica vittoria di Pirro (una quasi sconfitta), una Destra spappolata e potenzialmente irrilevante, ed una forza giovane, impreparata quanto decisa, che mette in crisi il sistema. Che deve essere opportunamente messa da parte, col suo inconsapevole apporto. Napolitano, novello Cincinnato, decide che non è ancora il momento di passare la mano (aiutatissimo dalla polverizzazione interna del PD) ed invece di costringere le forze parlamentari ad appoggiare un governo che, bene o male avrebbe avuto nel paese un gradimento maggioritario, preferisce riproporre (con pochi aggiustamenti) la formula del governissimo, sfortunatamente debole perchè soggetto a qualsiasi ricatto. Il risultato è assai inferiore a quello del governo Monti, che almeno aveva in mano lui sì l'arma del ricatto ("o questo, oppure il default!"). Dopo incessanti discussioni interne alla bizzarra ed innaturale maggioranza, l'unica decisione che viene presa è quella del rinvio. In ultimo lo scandalo kazako, una faccenda abominevole che giustamente ha fatto il giro per il mondo (consegnare la famiglia, protetta da passaporti diplomatici, di un dissidente di noto dittatore ai di lui sgherri? da repubblica delle banane!). Napolitano come commenta? "Una storia inaudita", ma "il governo ha opportunamente deciso di sanzionare i comportamenti di alcuni funzionari". E' la tomba del diritto. E' la tompa della giustizia. E' la tomba dell'etica. E' la tomba della democrazia. E tutto questo disgusta quasi esclusivamente i cittadini di sinistra, non certo quelli che votano per l'uomo amico di quel dittatore (e di buona parte degli altri).

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