Napolitano, storico bis ora governo di scopo. Le lacrime di Bersani

Giorgio Napolitano è stato rieletto presidente della Repubblica, ottenendo 738 voti: solo Pertini e Cossiga avevano incamerato più consensi in passato. Un'elezione storica. Per la prima volta un Capo dello Stato fa il bis. Giurerà lunedì pomeriggio. In quell'occasione dirà quali sono i suoi paletti per la formazione del nuovo governo. "Tutti onorino i loro doveri, con l'obiettivo di rafforzare le istituzioni repubblicane", ha detto davanti ai presidenti delle Camere che gli comunicavano l'esito della votazione. A sostenerlo Pd, Pdl, Scelta civica e Lega, la stessa base da cui scaturirà il "governo di scopo", che avrà come base programmatica le conclusioni dei dieci saggi. Due nomi, al momento, circolano come possibili premier: quello di Giuliano Amato (ma c'è il veto della Lega) e di Enrico Letta. Possibili outsider: Cancellieri o Onida. I 5 Stelle e Sel hanno sostenuto Stefano Rodotà, che ha preso 217 voti. Beppe Grillo ha definito l'elezione di Napolitano "un colpo di Stato", chiamando a raccolta i militanti a Roma. I grillini si sono ritrovati davanti a Montecitorio al grido di "buffoni", e non sono mancate infiltrazioni di esponenti di Casa Pound e Forza Nuova. Rodotà ha preso le distanze dalle "marce su Roma". Anche i presidenti delle Camere hanno definito infamante l'accusa di golpe. Bersani ha accolto la notizia dell'elezione sciogliendosi in lacrime sui banchi di Montecitorio. Il Pd stavolta ha retto, ma il suo futuro ha orizzonti incerti. Barca si schierato con Rodotà. Vendola si è già collocato all'opposizione "del governissimo". Si è dimessa la segreteria del partito. Renzi non esclude di candidarsi al prossimo congresso.
da repubblica.it
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