(Da Libera Radio LINK) Si intitola NarcoGuerra. Cronache dal Messico dei cartelli della droga, fresca pubblicazione delle edizioni Odoya di Bologna, e il suo autore, Fabrizio Lorusso è giornalista freelance e professore universitario a Città del Messico, dove vive da tredici anni. Collabora con numerose riviste e testate messicane e italiane ed è redattore della web-zine Carmilla. Il libro inizia con il bilancio di un lungo e complicato conflitto che, solo dal 2006 al 2014, ha causato 100.000 morti e 26.000 desaparecidos.
A Iguala, nello stato del Guerrero, 43 studenti della scuola normale di Ayotzinapa vengono sequestrati dalla polizia, controllata dal sindaco e dai narco-boss locali, e poi consegnati a dei narcotrafficanti. Desaparecidos. Polizia e narcos collusi: la norma in tante città messicane. La notizia sfonda gli argini del silenzio, l’indignazione è globale.
Una parte del paese si mobilita, i genitori dei ragazzi non accettano le versioni ufficiali, la piazze di tutto il mondo pretendono che lo stato ammetta le sue responsabilità. Si riaccendono così i riflettori “sulla narcoguerra, sulle violazioni dei diritti umani, sulla guerra alle droghe come strumento di controllo sociale e delle risorse”, spiega ancora Lorusso. Un caso che tocca tutti gli aspetti di questa guerra al narcotraffico e i punti più sensibili della società messicana.
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