a cura della Redazione
Marzo 2012. La fine dell’ inverno. Monti al governo, disoccupazione ai massimi storici, nove mesi alla predizione dei Maya della “fine del mondo”. In una sorta di preambolo apocalittico e prossimo alla distopia, a Firenze nascono i Narcos. Quattro persone, quattro destini incrociati, quattro canali diversi di sfogo comune: la rabbia contro il sistema.
I Narcos in concerto
Il gruppo nasce per volere di Simone Ciullini, di professione edicolante, che fino a poco tempo prima militava nella tribute band dei Litfiba come chitarrista ritmico: gli Onda Araba. È il cantante nonché l’autore principale dei testi, tutti rigorosamente in italiano, che parlano di ricordi legati all’infanzia (“Luce Gialla”), voglia di rivalsa (“Vendetta”), amore dichiarato per il decadentismo francese (“Paris”) e disturbi psicotici (“Labirinto”). Un perfetto scenario per l’anno che corre.
Il chitarrista, Stefano Bensi, principale autore delle musiche, traccia linee semplici ma efficaci, debitrici in egual modo al new-wave dal sapore britannico che ispirò i primi Litfiba, al post-grunge di metà anni Novanta caro agli Afterhours e ai Marlene Kuntz, al rock classico, fino al metal.
Il bassista è Stefano Pasi, ex voce e chitarra di un gruppo stoner-rock (Louder) che ebbe la fortuna di suonare oltremanica, precisamente a Londra, nel marzo 2010. Basso altezza genitali suonato col plettro, come nella migliore tradizione punk, e cori: queste le mansioni.
Completa il quadretto Lorenzo Lippi, già con Bensi nei Karmic Relation, grande appassionato di metal classico (Iron Maiden in primis). Col monicker definitivo trovato dopo varie proposte e vicissitudini, i quattro danno alla luce in tempi piuttosto brevi il primo EP, “Nuovoriente”, composto da sette pezzi originali in italiano.
E questo è solo l’inizio…
Restate sintonizzati.
TRACKLIST:
1. Luce Gialla
2. Il Rituale
3. Labirinto
4. L’Unico Dio
5. Paris
6. Vendetta
7. L’Unico Dio (acoustic version)