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NASA Cassini: il sorvolo sulla Terra dei Laghi di Titano

Creato il 24 ottobre 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

 TITAN northern lakes VIMS

Credit: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/University of Idaho

Con il Sole che splende sopra il polo nord della grande luna di Saturno, Titano, e un po' di traiettorie fortunate, la sonda della NASA Cassini è riuscita ad ottenere altre immagini dei laghi e dei mari in superficie.

I nuovi scatti mettono in luce caratteristiche ed indizi sul ciclo di idrocarburi presente sulla luna.

I laghi scarseggiano al polo sud di Titano mentre, la maggior parte, è concentrata al polo nord.
In questi anni di missione, gli scienziati sono stati in grado di studiarli grazie al radar della sonda Cassini, capace di penetrare la densa atmosfera. Tuttavia, fino ad ora, lo spettrometro di mappatura visiva ed infrarossa VIMS e le fotocamere di bordo hanno potuto riprendere solo viste oblique e lontane. Ma due recenti flyby hanno offerto una grande opportunità di osservazione.

La luce del Sole ha iniziato a penetrare il buio invernale che avvolgeva il polo nord della luna da quando la Cassini è arrivata nel sistema di Saturno nove anni fa e la cappa di foschia più densa che era sopra al polo ha iniziato a dissiparsi: così, la scorsa estate, la Cassini aveva proprio le condizioni meteorologiche migliori.

I mosaici ottenuti sono composti con le immagini in infrarosso dei flyby del 10 e del 26 luglio (T-92 e T-93) e del 12 settembre (T-94).

La composizione a colori in apertura, si basa sulle differenze cromatiche rilevate dallo spettrometro VIMS nel vicino infrarosso e mostra le variazioni nella composizione del materiale intorno ai laghi ed ai mari.
Alla lunghezza d'onda di 5 micon è stato assegnato il colore rosso, 2 micron è il verde e 1,3 micron il blu.
I dati suggerisco che parte degli idrocarburi liquidi potrebbero esser evaporati e aver lasciato su Titano l'equivalente delle "piane di sale" presenti sulla Terra.
Queste zone sono indicate in arancione, mentre il verde è il suolo di ghiaccio d'acqua.

Jason Barnes, uno scienziato VIMS dell'Università di Idaho a Mosca, fa notare che il polo nord della luna, grazie a questi flyby, sembra adesso ancor più interessante, un luogo dove avviene una complessa iterazione tra liquidi, evaporazione e depositi.

TITAN northern lakes bright deposit

Credit: NASA/JPL-Caltech/SSI/JHUAPL/Univ. of Arizona

Le immagini mostrano anche un'unità di terreno più chiara e luminosa mai osservata prima.
Tale caratteristica potrebbe indicare che il polo nord di Titano ha peculiarità uniche e distintive rispetto al resto della luna e potrebbe essere il motivo per cui i laghi ed i mari sono concentrati in questa zona.

I laghi di Titano hanno forme molto particolari, sagome arrotondate e fianchi ripidi.
Diverse sono le teorie proposte per la loro formazione: tra queste, il processo potrebbe essere di tipo carsico, simile a quello che avviene sulla Terra.


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