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NASA Curiosity arriva a Waypoint 1: altre tracce dell'acqua passata del cratere Gale

Creato il 24 settembre 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Curiosity: verso il Monte Sharp

Credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

Nel nostro ultimo report, avevamo seguito Curiosity lungo i primi chilometri di percorso verso il Monte Sharp, iniziato ufficialmente durante il sol 326 (6 luglio 2013).

Nella mappa è indicata, con una stellina verde, la posizione del rover al 27 agosto 2013, quando aveva lasciato la zona di Glenelg da 1,39 chilometri.
I triangoli verdi rappresentano, invece, i punti di interesse individuati dal team: il primo è Waypoint 1, dove si trova ora il rover.

Man mano che il rover si avvicina alla meta si svela un paesaggio ricco di interesse e la stratigrafie alla base del Monte Sharp diventa sempre più diversificata.

Curiosity MastCam left sol 384 panorama (29320 x 2360)

Curiosity MastCam left sol 384 panorama (29320 x 2360)
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 387 detail MastCam right

Curiosity sol 387 detail MastCam right
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Mentre i dettagli più vicini mettono in evidenza un ambiente vario e le caratteristiche più curiose.

Curiosity sol 395 detail MastCam right

Curiosity sol 395 detail MastCam right
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 395 detail MastCam right
 

Curiosity sol 395 detail MastCam right
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Anche il terreno presenta delle peculiarità interessanti come dei solchi o fessurazioni, apparentemente recenti, che ricordano dettagli già visti nel cratere Gale ed altrove (qui trovate il primo riferimento sull'argomento).

Curiosity sol 390 NavCam anaglyph

Curiosity sol 390 NavCam anaglyph
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Waypoint 1 è la prima area, a circa un quinto del percorso di 8,6 chilometri, dove il rover si è fermato per qualche sol da quando ha intrapreso il cammino verso il Monte Sharp.
Il mosaico che segue è stato ripreso dalla MastCam right durante il sol 387 (7 settembre 2013) quando Curiosity si trovava su un'altura chiamata ""Panorama Point" e guardava verso sudovest.

Curiosity sol 387 MastCam right

Curiosity sol 387 MastCam right
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Il punto in cui il rover ha concentro la sua indagine è stato chiamato "Darwin".

Waypoint 1 è stato selezionato dal team sfruttando le immagini orbitali HiRISE della fotocamera a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), proprio per raccogliere informazioni geologiche tra Glenelg e le stratigrafie alla base del tumulo centrale del gratere Gale.

"Vogliamo capire la storia dell'acqua nel cratere Gale," ha dichiarato Dawn Sumner della University of California, membro del team di missione.
"Il flusso d'acqua che ha depositato i ciottoli di arenaria a Waypoint 1, si è verificato nello stesso periodo di quello che ha lavorato a Yellowknife Bay? Se il flusso fosse stato lo stesso, ci si aspetterebbe una stessa composizione per le vene ma vediamo che sono diverse, quindi sappiamo che la storia è complicata".

Gli scienziati avevano dato la priorità all'esame di quelle rocce che sembravano conglomerati ma avvicinandosi, come spesso accade, hanno trovato qualcosa di più: vene chiare attraversano strati di arenaria e questo ci dice che le venature, andate a riempire le fessurazioni, sono sicuramente più recenti.

Curiosity sol 396 Mast<cam left - Darwin detail

Curiosity sol 396 Mast<cam left - Darwin detail
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Il rover così ha trascorso quattro giorni di scienza, analizzando con il suo braccio robotico i target più importanti mentre ancora conserva porzioni di polvere del campione prelavato da Cumberland.
Curiosity ne ha già esaminato diverse porzioni, di cui non conosciamo i risultati, ma il team sta sfruttando il materiale ancora a disposizione per ripetere le analisi con impostazioni diverse.

Continuare la traversata, utilizzare il braccio robotico per esplorare  i nuovi target e contemporaneamente, analizzare i campioni conservati, non sono di certo operazioni di semplice gestione contemporanea per il team.

Il MAHLI ha scatto diverse foto ravvicinate a Darwin.
Il mosaico che segue, ripreso poco prima del tramonto, nel sol 400 (21 settembre 2013), mostra la texture dettagliata della roccia, formata da piccola ghiaia e particelle delle dimensioni della sabbia.
Per gli scienziati questo è materiale depositato dall'acqua corrente, poi sepolto e cementato nella roccia.
Quello che ora interessa capire è la relazione tra questa zona e l'alveo dell'antico fiume scoperto nei primi sol di missione.

 

Curiosity sol 400 MAHLI mosaic

Curiosity sol 400 MAHLI mosaic
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

 

Curiosity sol 400 MAHLI mosaic

Curiosity sol 400 MAHLI mosaic
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity è ripartito da Waypoint 1 alla volta del Monte Sharp il 22 settembre con un drive verso ovest di circa 22,8 metri.


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