E’ stato presentato ieri il “Comitato Cruise Venice“, associazione nata per sostenere la crocieristica in laguna, un comparto economico in salute che ha portato negli ultimi anni lo scalo veneziano a raggiungere lo status di primo homeport europeo, nono nelle classifiche mondiali.
“Ogni nave, grande o piccola che sia – ha dichiarato Massimo Bernardo, presidente del Comitato Cruise Venice – è come un virtuale ponte per traghettare non solo passeggeri o merci ma storia e culture diverse, elementi questi che, proprio per l’universalità che la città ha da sempre rappresentato, a Venezia, dovrebbero incontrare porte aperte, fondamentali in una vera cultura dell’ospitalità e non a quella dello sterile business to business fai da te, praticabile in ogni altra metropoli del mare. Cruise Venice è una libera associazione nata per dare al mondo, anche attraverso la rete, un messaggio importante a difesa e a sostegno del traffico crocieristico che abbia tra i porti di riferimento, quello di Venezia“.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati della campagna “La Venezia che lavora e produce è a favore della crocieristica“. Ad oggi hanno sottoscritto l’appello oltre 4.500 operatori qualificati che rappresentano l’indotto economico, diretto o indiretto, che la crocieristica genera e desiderano tutelarne lo sviluppo nel capoluogo lagunare.
“Un risultato significativo – continua Bernardo – che ci sostiene nel difendere questo prezioso polmone dell’economia marittima. Un settore sempre piu’ appetibile e voluto da tanti altri porti a noi vicini”.
“Una iniziativa importante a sostegno di una attività, quella turistica che esprime la principale risorsa economica della città – evidenzia Roberto Magliocco, presidente Ascom Venezia intervenuto all’incontro – Sottovalutare l’importanza di questo settore produttivo è molto pericoloso, i nostri competitor sono in agguato. Basti pensare che nel 2011 l’Italia è stata superata dalla Spagna per un valore pari a 10miliardi di euro nell’indotto derivante dal turismo“.
“Questo deve essere sempre più considerato come un valore aggiunto e non un problema – prosegue – Bisogna dare voce a chi lavora e produce e non a chi vuole fare di Venezia una città fantasma. Per far questo è necessario incentivare il comparto turistico in ogni sua sfaccettatura, ci sono molti settori come quello nautico e balneare che non sono adeguatamente sfruttati nella nostra citta“‘.
Nell’occasione è stato presentato anche il portale web in inglese, lingua scelta per condividere i contenuti con un pubblico internazionale, www.cruisevenice.org.
Il sito è diviso in varie sezioni, dall’approfondimento di alcuni temi legati al comparto crociere alla galleria di immagini e video di Venezia e dell’area di Marittima con le navi, oltre ad informazioni utili per il crocerista quali il calendario dei maggiori eventi culturali in Veneto e notizie di carattere tecnico logistico.
“Il nostro sito web che oggi presentiamo ufficialmente alla stampa – conclude Bernardo – diverrà non solo uno strumento aperto alle tante categorie economiche, agli operatori del porto e ai sostenitori del cruising ma anche, per usare un termine tecnico-marinaro, un ‘radar riflettente’ per non far perdere la rotta a tutte quelle compagnie di navigazione che su Venezia hanno investito e stanno investendo adattando le loro navi ai massimi standard di sicurezza, compresi quelli ambientali“.