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Nasce il partito “La Destra”

Creato il 30 luglio 2012 da Riccardomotti @RiccardoMotti1

Si spacca lo scenario politico della destra estrema in Germania. Christian Worch ha infatti reso noto nella giornata di oggi la creazione, decisa il Lunedì di Pentecoste, di un proprio movimento politico denominato “Die Rechte” (La Destra). Ideologicamente, la nuova formazione si ripropone di presentare sulla scena tematiche e metodi già cari alla defunta DVU (Unione popolare tedesca).

Nasce il partito “La Destra”

Proprio l’annuncio di Worch di volersi riagganciare alla tradizione della Deutsche Volksunion e di voler riadattare larghe parti del suo programma alla situazione contemporanea ha destato un forte malcontento tra i militanti dell’NPD, che sulla rete hanno accusato Worch di indebolire deliberatamente il partito che negli ultimi anni è stato un punto di riferimento per l’estrema destra tedesca, pur raccogliendo modesti risultati elettorali a livello nazionale. Il fatto è che l’attuale composizione dell’NPD è frutto proprio di una fusione con la DVU, avvenuta nel Gennaio 2011 e fortemente osteggiata dallo stesso Worch. Partito politico fondato nel 1987, la DVU ha conosciuto un breve momento di fama nazionale nel 1998, quando con un clamoroso 12,9% (miglior risultato storico di un partito di estrema destra nel dopoguerra) entrò nel parlamento regionale della Sassonia-Anhalt e, con un 5,3% in quello del Brandeburgo. In quell’anno i suoi iscritti ammontavano a circa 18000 unità. Nonostante questi risultati, nelle elezioni federali tenutesi nello stesso anno non andò oltre all’ 1,2%, e già nel 1999 cominciarono i primi segni, tra cui l’abbandono del partito da parte di molti deputati eletti e violente lotte di potere intestine, di un declino da cui il partito non riuscì a riprendersi. Alle elezioni federali del 2009, esso raccolse appena lo 0,1% dei consensi.

Nasce il partito “La Destra”

Tuttavia, dopo la sua fusione con l’NPD nel 2011, molti ex militanti hanno sempre guardato con sospetto il partito di Holger Apfel, considerato troppo estremista ed inviso ad una larga parte dell”elettorato a causa dell’eccessiva ed evidente vicinanza a tematiche care al vecchio partito Nazionalsocialista. I deludenti risultati elettorali ottenuti dal partito dopo la fusione non hanno certo contribuito a rasserenare gli animi in merito. Facile dunque  immaginare che la nuova creatura di Worch si rivolga proprio ai vecchi membri della DVU, oltre che ai simpatizzanti delusi dall’NPD. Non a caso, si è già affrettato a dichiarare che  ”La Destra” avrà una collocazione meno estremista di quella del partito Nazionaldemocratico, pur essendo dotata di un maggiore peso politico rispetto ai vari movimenti che agiscono sulla scena della destra tedesca, tra cui spicca “Pro Deutschland“. Sta di fatto che, secondo gli stessi militanti, “Die Rechte” non potrà aspirare ad un bacino di voti più ampio rispetto a quello in cui si è mosso l’NPD finora, ed è visto come un ulteriore indebolimento.

Nasce il partito “La Destra”

L’accusa che viene mossa a Worch è quella di aver giocato in anticipo rispetto ad un possibile scioglimento dell’NPD stesso da parte dell’ufficio federale di protezione della Costituzione, già tentato in passato e recentemente rilanciato da alcuni politici tedeschi, tra cui il sindaco di Berlino Klaus Wowereit. In effetti, negli ultimi tempi si è potuto notare un riaccendersi del dibattito, che ha visto l’opinione pubblica schierarsi a favore della messa fuorilegge. Nel sondaggio che vedete qui a fianco, risalente al Novembre 2011, il 52% degli intervistati è di questa opinione. Dal canto suo, egli nega con forza che la sua scelta sia in qualsiasi modo connessa con le sorti future del suo nuovo avversario politico, e rilancia la necessità di un ritorno a tematiche come quelle della DVU che, almeno per un breve periodo, erano riuscite a fare breccia nell’opinione pubblica tedesca. Sta di fatto che l’osservatorio bnr.de parla di un “Partito fantasma, un progetto virtuale senza basi concrete”. La teoria è che si punti a superare la soglia dello 0,5% alle prossime elezioni europee del 2014, in modo da poter usufruire dei finanziamenti statali e tentare una ricostruzione a lungo termine.

Riccardo Motti


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