Il Consiglio di amministrazione del nuovo Ente è composto da Mauro Frangi (Presidente), Angela Benedetta Re (Vice Presidente),
Umberto Bianchi, Graziano Brenna, Cristina Ferrari, Valentina Grohovaz, Giacomo Licata, Enrico Lironi, Daniela Negretti, Paolo Sinigaglia, Pierluigi Tagliabue; fanno parte del collegio dei revisori legali dei conti: Domenico Benzoni, Rita Manca, Carlo Rodi.
Dalla crisi, infatti, non usciremo, l'economia e la società della nostra provincia non ripartiranno, se non mettendo al centro la cultura, lo sviluppo del capitale umano, la capacità del nostro territorio di essere attrattivo di talenti e saperi.
E' una delle linee strategiche del "Piano per lo sviluppo economico e sociale e la competitività della provincia", condiviso da tutti gli attori istituzionali, politici, economici e sociali del nostro territorio.
Per ripartire Como deve investire sul capitale umano, sui talenti che scelgono Como come luogo dove vivere, completare la propria formazione e sviluppare le proprie attività, sulla cultura, scientifica ed umanistica, sulla formazione dei giovani, sull'Università e gli Istituti di Alta Formazione.
La nascita della Fondazione Alessandro Volta rappresenta la volontà delle Istituzioni del territorio (Comune di Como e Camera di Commercio in primis) di scommettere congiuntamente su questa prospettiva, investendo sul futuro della nostra comunità territoriale.
La Fondazione Alessandro Volta nasce per perseguire queste finalità.
Per contribuire allo sviluppo degli insediamenti universitari sul nostro territorio. Perché rendere Como sempre più una autentica "città universitaria" significa contribuire al suo sviluppo ed alla sua crescita.
Per perseguire al meglio i progetti finalizzati ad attrarre giovani talenti, studenti e scienziati a Como.
Attraverso il progetto "Formare Ingegneri stranieri in Italia", che anche quest'anno porterà decine di giovani provenienti da Paesi del Sud del Mondo a scegliere Como come luogo in cui completare la propria formazione universitaria.
Oppure, attraverso la "Lake Como School", organizzata con il concorso di quattro Università lombarde e della Fondazione Cariplo, che anche nel 2015 attirerà a Como scienziati, ricercatori, docenti universitari, giovani studenti, per partecipare alla decina e oltre di "scuole" ed esperienze di formazione e studio organizzate dalla Fondazione.
E, ancora, con le iniziative promosse dalla "Scuola di Como" e dalle sue proposte al territorio.
Ma la missione della Fondazione non si ferma qui.
Non si esaurisce nei progetti, per quanto rilevanti e strategici, portati avanti negli scorsi anni da Univercomo e Centro Volta.
La Fondazione, infatti, nasce per rilanciare l'investimento del territorio sull'Università, sulla ricerca scientifica, sulla cultura.
Per uscire dalla crisi, per ripartire, Como e la nostra provincia debbono investire su se stessi.
Sulle proprie peculiarità territoriali, naturali e culturali, sulla capacità di renderle fattore di attrattività nel mondo.
Con queste sfide si misurerà la Fondazione Alessandro Volta.
Nella convinzione che solo la promozione della ricerca scientifica e della cultura universitaria possano contribuire alle capacità di innovazione e sviluppo del sistema imprenditoriale del nostro territorio, fornendo ad esso stimoli, conoscenze, competenze.
Nella convinzione che la cultura e la ricerca scientifica non siano "orpelli" o "costi" per la società ma i veri motori del suo sviluppo.
Nei prossimi mesi la Fondazione, oltre a precisare e qualificare le proprie attività, cercherà di mettere in campo una strategia ancora più ampia di quella sin qui realizzata dai due Enti che l'hanno generata.
Mettendo al centro delle proprie iniziative cultura, ricerca scientifica, capacità di attrarre a Como giovani studenti e talenti, e, più ancora, misurandosi con la sfida di fare di tutto questo il principale fattore di sviluppo economico e sociale del nostro territorio.
Candidandosi ad essere il soggetto capace di fare sintesi tra le molteplici realtà territoriali attive nel mondo della cultura, della ricerca, della formazione. Provando a generare convergenze, sinergie, innovazione.
Perché non vi sarà futuro e sviluppo senza cultura, ricerca, promozione del capitale umano.