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Nasce l.u.c.e., Light UrbanCenter Experience

Creato il 09 dicembre 2013 da Alchimag

 

Pensato come uno spazio multifunzionale dove convivono più ambienti (ufficio, hotel, retail) e dove la luce è protagonista di emozioni e sperimentazioni. 

 

Philips ha recentemente tagliato il nastro al primo UrbanCenter italiano interamene dedicato al mondo della luce: creato presso la sede milanese di Sonepar Italia (distributore di materiale elettrico e specialista di illuminotecnica), questo nuovo spazio darà la possibilità ad architetti e designer di sperimentare la luce, conoscerla come elemento fondamentale che cambia la percezione degli spazi e suscita emozione, così da poterla trattare nel migliore dei modi nei loro progetti.

Consapevoli del fatto che l’illuminazione sia un mezzo fondamentale che influisce sulle persone, che può aumentare l’energia o spegnerla, che può coinvolgere o distrarre, l.u.c.e. diventa un rifugio ideale per trattare un tema tanto importante quanto estremamente tecnico e delicato.

Light UrbanCenter Experience di Philips è stato realizzato proprio per mostrare ciò che la luce può fare, naturalmente privilegiando le soluzioni a Led.

Si accede in una grande stanza rotonda (chiamata Sala nera e Sala bianca) intorno alla quale sono state allestite diverse realtà che permettono di mostrare scelte e soluzioni Philips. Al centro della stanza, visibile solo da piccole fessure create su una finta parete, una scultura a mezzo busto dà la possibilità di provare diversi tipi di illuminazione d’accento o diffusa, colorata, bianca calda o fredda. Segue poi la zona ufficio con 18 nicchie illuminate e diverse soluzioni, dall’importanza della luce naturale, alle scelte per la sala riunioni o per le singole zone di lavoro.

Per quanto riguarda invece l’hospitality e dunque gli alberghi, sono state create una camera e la hall con lampade a Led bianchi e RGB che mostrano quanto l’illuminazione sia in grado di incidere sulla percezione della bellezza dello spazio architettonico.

Infine la zona retail, suddivisa in fashion e food, in cui la parola d’ordine è valorizzazione così da poter convincere il cliente a comprare la merce esposta. Qui vengono dati alcuni suggerimenti sulle scelte cromatiche della luce e su come creare giochi emozionali per le vetrine.

Di sicuro è un investimento interessante in Italia dettato dalla reale carenza di luoghi e attenzione nei confronti del mondo della luce. Inizialmente pensato per “addetti ai lavori”, da architetti a giovani designer, impiantisti e interior designer, questo spazio rimane aperto solo su appuntamento. Potrebbe essere forse più stimolante se si riuscisse a prevedere anche un’apertura verso le scuole o verso un pubblico più ampio, nella speranza che non rimanga un luogo autoreferenziale.

(C.R.)

 


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