Una piattaforma informatica per condividere i dati di produzione e consumo energetico, cioè dove vengono messi in rete impianti di produzione e stoccaggio delle rinnovabili con i relativi dispositivi di consumo.
È “Progetto Smart”, un’iniziativa promossa da Innovatec che si presenta come una sorta di vero e proprio social network delle rinnovabili in un interessante articolo apparso ieri sul sito del quotidiano La Stampa.
In pratica, attraverso un sofisticato sistema di monitoraggio, “Progetto Smart” è in grado di identificare la produzione e di veicolarla da un luogo all’altro. Non solo, perché i dati vengono implementati con altre informazioni presenti sul web, come previsioni meteo o quotazioni della borsa elettrica, così da ottimizzare al massimo le dinamiche di produzione, accumulo e cessione di energia pulita.
Al centro del progetto una app, che permette agli utenti di intervenire sul funzionamento del sistema, interagendo e accedendo alle diverse informazioni ovunque si trovino. Inoltre, all’interno di quella che viene definita la “community info-energetica”, il chilowattora potrà essere scambiato garantendo la massima convenienza ai suoi appartenenti. Il sistema è pensato per famiglie e PMI e può garantire un risparmio del 30-40%, con un ritorno sull’investimento di 3-4 anni per le piccole-medie imprese e di 4-5 anni per le famiglie.
Chi volesse approfondire le specifiche tecniche del funzionamento della piattaforma, può farlo leggendo l’articolo che è prodigo di particolari.
Quello che mi interessa sottolineare in questa sede è che, al di là del successo che avrà, il “Progetto Smart” appare particolarmente interessante in quanto fenomeno paradigmatico della nascita della figura del prosumer, cioè di un cittadino non più solo consumatore, ma anche produttore di energia. Una figura centrale nello sviluppo di smart grids e smart city, ossia di reti e città intelligenti che caratterizzeranno un futuro sempre più prossimo.
[foto da greenme.it]