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Rachele cammina, cammina, cammina. Le piace spostarsi, anche da sola. Si muove con agio in una natura amata. Poi un giorno succede qualcosa di terribile: di ritorno da una lunga passeggiata trova il paese svuotato di ogni essere umano. Ora la solitudine non è più una scelta, ma una condizione obbligata. Rachele però non si scoraggia e riparte tra sentieri, alberi e silenzi. Camminerà accanto a lei un cavallo, un lupo mangerà il suo cibo, un vecchio pastore le racconterà di un passato ricco di invenzioni, di edifici, di saperi. Il viaggio di Rachele continua, sempre in solitudine, una solitudine che potrebbe alimentare la paura, che potrebbe far morire la speranza. Ma la speranza fortunatamente non muore, perché è in Rachele stessa la speranza, la speranza di un ricominciamento, la speranza nella vita che va avanti. Scritto e illustrato da Isabella Labate, il libro Lungo il cammino, in catalogo per Orecchio Acerbo, si muove tra atmosfere nebbiose, grigi calibrati, primi piani struggenti. Un libro complesso, un albo illustrato in cui è evidente la regia autoriale del rapporto tra immagini e testo. Un libro in cui io colgo lo spirito del Natale, un Natale fuori dai perimetri delle religioni, Natale come giorno della nascita o della rinascita, giorno della vita... cammin leggendo.