Guida sulla nuova indennità di disoccupazione NASPI per capire quando scatta, come prenderla, quanto vale e quali sono i casi di licenziamento che impediscono la presentazione della domanda e l'accesso al nuovo assegno sociale per l'impiego.
Definizione
La NASPI sta per Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego e consiste in una indennità rilasciata dall'INPS nel caso sia di licenziamento sia di dimissioni e vediamo nel seguito chi può accedere e come.
Chi può accedere
La prima scrematura si a livello di momento della disoccupazione che si vede essere verificata dal primo maggio 2015 in poi e sono esclusi anche i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli.
Quando si ha diritto alla NASPI: chi può chiederla
La NASPI può essere chiesta da tutti i lavoratori vittime di licenziamento anche a seguito di conciliazione e che siano in uno "stato di disoccupazione" ossia privo di lavoro, che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di una attività lavorativa secondo modalità definite con i servizi competenti in base a quanto disciplinato dal D.Lgs. 21 n. 181 del 2001 e e nel rispetto dei requisiti che vedremo nel seguito e che anticipo essere almeno 13 settimane nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione e che nell'anno precedente la disoccupazione abbiano lavorato almeno 30 giornate. Sinceramente mi sfugge l'impostazione di questi parametri ossia mi immaginerei che sia fatta con un criterio antielusivo ma in questi parametri, scusate sarà un mio limite, ma non rintraccio queste caratteristiche per cui se voi lo sapete magari scrivetemi che arricchiamo il contenuto dell'articolo per gli altri lettori.
Cosa si intende per Dimissioni per giusta causa
Solitamente sentite parlare di licenziamento per giusta causa ma esistono anche le dimissioni per per giusta caua che possono essere per esempio quelle richieste a seguito di mobbing oppure le classiche modifiche nelle mansioni lavorative oppure nel peggiore die casi molestie sessuali.
Anche Licenziamento dopo la conciliazione
Come chiarito dall'INPS anche nel caso di licenziamento o dimissioni a seguito di provvedimento di conciliazione che è un caso frequente ex articolo 6 del D. Lgs. n.23 del 2015 in quanto il datore di lavoro può offrire entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento stesso, un importo che non costituisce reddito imponibile e non risulta assoggettato a contribuzione previdenziale e la cui accettazione da parte del lavoratore comporta l'estinzione del rapporto di lavoro alla data del licenziamento e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento senza compromettere la qualificazione dell'interruzione del rapporto di lavoro che resta un licenziamento.
A dire il vero un paio di persone mi hanno detto che gli è stato offerto il licenziamento dietro correpsonsione di un indennizzo magari non proprio tracciato per accedere alla NASPI e di tornare a lavorare in nero. Io lo trovo spregevole... perchè fanno un danno allo Stato e tolgono il sussidio a chi magari ne avrebbe veramente bisogno.
NASPI anche per chi è stato licenziato per motivi disciplinari
Anche i lavoratori licenziati per motivi disciplinari potranno presentare la richiesta per la NASPI
Accesso alla NASPI anche dopo le dimissioni
Anche i lavoratori disoccupati che hanno presentato le proprie dimissioni per giusta causa potranno accedere e nel caso di risoluzione consensuale ambito della procedura di cui all' articolo 7 della Legge 15 luglio 1966, n. 604, come anche nel caso di dimissioni presentate durante la maternità da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del figlio.
Anche nel caso di licenziamento come risultato di una contrattazione o conciliazione quindi sarà possibile accedere alla NASPI.
Requisiti per accedere in sintesi
Per accedere dovrete verificare prima di rientrare in uno deci casi sopra evidenziati e poi quelli di seguito descritti:
- Aver lavorato minimo 13 settimane soggette a contribuzione previdenziale nei 4 anni precedenti
- Avere lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi antecedenti il licenziamento e le dimissioni
- Avere partecipato a percorsi di riqualificazione professionale
Per i periodi di assenza dal lavoro dovrete considerare nel computo la malattia propria e dei figli, la maternità obbligatoria, il congedo parentale, Infortunio se prevista anche l'integrazione salariale del datore di lavoro e nei casi di Cig e Cigs.
Quanto vale la NASPI
La Naspi devo dire che ha un valore significativo e forse è per queste che quelle due persone si sono viste proporre di licenziarsi per accedervi in quanto arriviamo a cifre fino a 1300 euro mensili che diminuiscono progressivamente di mese in mese.
Calcolo della durata della NASPI
Vi sarà molto utile leggere anche i chiarimenti rilasciati dall'INPS nelle circolari INPS n. 94 e circolare INPS 142 del 2015 per il calcolo della durata trovate proprio l'esempio che vi consiglio di leggere.
Vi ricordo comunque che la durata massima dipende dal numero di anni di contribuzione versati e che potrà arrivare massimo a 24 mesi. Si avrà di rittio in estrema sintesi ad un numero di settimane di assegno pari alla metà di quelle di contribuzione versate nei 48 mesi precedenti e comunque massimo fino alla fine 2016. Solo coloro che sono entrati nello stato di disoccupazione sopra citato dal primo gennaio 2017 larriverà fino ad un massimo 18 mesi.
Nel calcolo però non dovrete considerare i mesi in cui avete già beneficiato di trattamenti per la disoccupazione come Aspi e Mini Aspi.
Domanda NASPI: come richiederla
Per richiedere le prestazioni previste dalla legge al fine di tutelare coloro che vengono a trovarsi senza lavoro con data di cessazione a partire dal 1 maggio 2015 (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego - NASpI) è necessario presentare la domanda NASpI via web dal sito www.inps.it (direttamente da cittadino in possesso del PIN dispositivo INPS), tramite patronato (che, per legge, offre assistenza gratuita) o tramite Contact Center Multicanale INPS INAIL (chiamando da rete fissa il numero gratuito 803 164 oppure il numero 06 164 164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore).
La domanda di NASpI deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Qui trovate il modulo da compilare
MODELLO per la DOMANDA di ACCESSO ALLA NASPI
SR156_NASpIDecadenza dalla NASPI
Esisotno poi delle ipotesi di decadenza dal beneficio dalla NASPI che si concretizzano nell'augurata ipotesi di nuovo lavoro sia sotto forma di lavoro subordinato sia autonomo.
Lo stesso vale nel sopraggiunto diritto alle prestazioni pensionistiche di vecchiaia o anche nei casi di pensione anticipata
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