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Nastri d’Argento 2015, i documentari vincitori

Creato il 03 marzo 2015 da Af68 @AntonioFalcone1
Costanza Quatriglio

Costanza Quatriglio

Costanza Quatriglio (Triangle) e Giorgio Treves (Gian Luigi Rondi, Vita cinema passione) si aggiudicano il Nastro d’Argento al miglior documentario, rispettivamente nelle sezioni Cinema del reale e Cinema e spettacolo, in seguito alle decisioni espresse dai componenti della giuria del SNGCI. Ai suddetti riconoscimenti si aggiungono quelli, già annunciati, relativi ai tre Nastri dell’anno, conferiti a Gianni Amelio (Felice chi è diverso), Gabriele Salvatores (Italy in a Day) e Walter Veltroni (Quando c’era Berlinguer) e i Premi speciali al film di Jacopo Quadri, La scuola d’estate, documento sulla formazione teatrale con Luca Ronconi, a La zuppa del demonio (Davide Ferrario), a Giulio Andreotti- Il cinema visto da vicino (Tatti Sanguineti) e al documentario di Giancarlo Soldi Nessuno siamo perfetti, sul creatore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi. Nastro d’Argento speciale a Marco Spagnoli, autore di una decina di titoli in cinque anni, fino agli ultimi, del 2014 (Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore, Enrico Lucherini-Ne ho fatte di tutti i colori).

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Una menzione collettiva ha inteso segnalare il progetto d’autore sul compleanno dell’Istituto Luce, 9×10 Novanta, firmato, appunto, da nove giovani registi (Marco Bonfanti, Sara Fgaier, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher e Roland Sejko). Infine il premio che segnala Qualcosa di noi, di Wilma Labate, con un riconoscimento alla migliore protagonista nei documentari dell’anno, Jana, 46 anni, prostituta da 11, che sulle colline di Sasso Marconi, filmata dalla Labate, ha tenuto le sue lezioni sulla sessualità, a partire dai temi del denaro e del corpo, ai dodici studenti di una scuola di scrittura.
Le iniziative dei Giornalisti Cinematografici sul cinema del reale non si fermano quest’anno ai Nastri d’Argento: in arrivo, infatti, come già avvenuto lo scorso anno, una cinquina dedicata ai docu-film, che andrà ad inserirsi nel palmarès delle candidature ai Nastri per il lungometraggio che saranno annunciati venerdì 29 maggio, subito dopo il Festival di Cannes, per la terza volta negli spazi del MAXXI di Roma).

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La premiazione avrà luogo questa sera, martedì 3 marzo, presso la Casa del Cinema di Roma, alle ore 20, cui farà seguito l’anteprima di alcuni minuti de Il segreto di Otello, la storia di Otello alla Concordia, trattoria romana fondata nel 1948 da Otello e Nora Caporicci, che racconta, con la regia di Francesco Ranieri Martinotti, quel luogo speciale in un cortile di Via della Croce, dove alla gente del cinema, spesso squattrinata, si faceva generosamente credito. Un racconto recuperato da Andrea Sisti, nipote dei citati Otello e Nora, che ha prodotto il film, con il supporto di Roma Lazio Film Commission e narrato, con molte testimonianze inedite e tanta musica, da Martinotti sulla base di una ricostruzione storica firmata, nella sceneggiatura, anche da Silvia Scola.
Insieme al Busto Arsizio Film Festival, diretto da Steve Della Casa, infine, si segnala l’iniziativa del SNGCI di inaugurare ad aprile un riconoscimento dedicato al giornalismo con le immagini, nel nome di una grande firma di ieri come Lello Bersani. Il Premio (che ha avuto una sola edizione, premiando Vincenzo Mollica subito dopo la scomparsa di Bersani) inaugurerà il nuovo corso con Antonello Sarno, giornalista e documentarista, già Nastro d’Argento.


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