Edoardo Leo
Noi e la Giulia di Edoardo Leo protagonista alla 69ma edizione dei Nastri d’Argento: è infatti la migliore commedia dell’anno per i giornalisti cinematografici che lo annunciano oggi, venerdì 26 giugno, da Taormina, alla vigilia della serata finale. A ritirare il Nastro, domani sera al Teatro Antico, sarà il regista – anche sceneggiatore, insieme a Marco Bonini, sfruttando come soggetto il romanzo di Fabio Bartolomei, Giulia 1300 e altri miracoli, 2012, Edizioni E/O– oltre che protagonista del film (con Luca Argentero, Claudio Amendola, Stefano Fresi, Carlo Buccirosso e Anna Foglietta).
E commenta intanto entusiasta: “Il Nastro è d’Argento… ma per me questo per Noi e la Giulia è di platino! Perché ricevere, dopo l’affetto del pubblico, anche la considerazione della stampa è davvero un grande orgoglio per chi fa la commedia”.
Una commedia italiana che, come ho già scritto tempo fa nella mia recensione, riesce con intelligenza a smarcarsi dalla consueta serialità sentimentale o pseudo sociale d’accatto, encomiabile anche sotto il profilo puramente tecnico (è girata interamente in sequenza), idonea inoltre a rammentare, vuoi per l’alternanza fra toni amari ed ironici, vuoi per l’umanità espressa da un manipolo di perdenti accomunati da identico destino, evitando ogni accondiscendenza, le realizzazioni di Monicelli e Scola, pur senza azzardare prematuri confronti.