Lo confesso, ci ho provato anch’io, con mio fratello, ma a differenza di Wes Naman, che è riuscito a tirarne fuori un progetto fotografico divertente e innovativo, sono riuscita a rimediare solo una bella strigliata da mia madre, che molto probabilmente non ha mai apprezzato un certo tipo d’arte.
L’idea è quella di dotarsi di un bel rotolo di nastro adesivo trasparente e srotolarlo sul viso dei propri amici come fossero pacchetti regalo. Una volta raggiunti risultati abbastanza bizzarri, scattare una bella foto ricordo. Concettualmente questo è ciò che sarebbe diventato Scotch Tape.
Il lampo di genio avuto dall’artista americano Wes Naman, impacchettava regali di Natale nella sua casa di Albuquerque in New Mexico, quando ha iniziato ad appiccicare il nastro adesivo sul volto del suo assistente deformando la sua espressione, successivamente lo ha immortalato in una smorfia esilarante. Questo suo primo esperimento ha fatto nascere, un anno dopo, il progetto fotografico Scotch Tape.
Il nastro adesivo viene utilizzato sui volti dei volontari per schiacciare le labbra, piegare i nasi, allungare le sopracciglia, dando vita a ritratti che oscillano tra il terrificante e il divertente, senza alcun ritocco o filtro in postproduzione. L’effetto finale, volendo dare un riferimento pittorico, fa pensare ai ritratti del pittore irlandese Francis Bacon. Centri di chirurgia estetica e negozi di forniture per ufficio hanno dimostrato interesse nel poter utilizzare le opere del fotografo per le loro campagne pubblicitarie. Per Wes Naman, Scotch Tape è uno dei modi di dare alla fotografia un aspetto interessante, un progetto nato per caso che ha però l’obiettivo di aiutare la gente ad allenare lo sguardo su ciò che è diverso.