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Come ogni anno voglio sempre stare alla larga dalle solite scontatissime cose che si ripetono durante le feste, sia nel bene che nel male, e riprendere in parte un discorso che avevo cominciato nell'intervento di Natale 2009. A dispetto dell'immagine che ho messo oggi voglio parlarvi solo del Natale laico che possono festeggiare la maggioranza delle persone.
Se vogliamo pensare al Natale come alla festa dei bambini, della famiglia e dell'altruismo in generale non posso che parlarvi dei doni.
Fin da bambini siamo stati abituati a ricevere dei regali. Ricordo benissimo quando la mattina trovavo magicamente un regalo sotto l'albero, fatto chissà da chi e che poi scoprivo, tramite i miei genitori, che era stato portato da Babbo Natale.
Oggi siamo abituati all'immagine dove un bambino, per essere felice a Natale, deve ricevere tanti regali compreso il suo regalo dei suoi sogni. Se conoscete i bambini fortunati che hanno questo trattamento saprete bene la fine che faranno quei doni a distanza di un'anno, quando ci sarà una nuova lista di Natale.
Oggi per i bambini il regalo è spesso diventato il modo per ricevere affetto, attenzione e approvazione dai genitori. "Se fai il cattivo a Natale non ti arriverà nessun regalo" - Senti dire dalla stragrande maggioranza dei genitori. Più regali si ricevono, più il bambino sa che durante l'anno è stato bravo. Magari fosse vero...
Non voglio attaccare i genitori che usano questi metodi subdoli per manipolare i figli senza nemmeno rimanere coerenti con quello che dicono, ma non si dovrebbe affatto pensare che chi è in cassa integrazione o disoccupato voglia meno bene ai figli solo perché non ha i soldi per tanti regali. Nessuno bambino deve pensare che i bambini più poveri sono meno bravi, perché hanno meno regali.
Inoltre, quanti genitori hanno mai regalato una giornata al figlio per portarlo in giro ed aiutarlo a fare i regali per i nonni, gli zii, il cuginetto o l'altro genitore? Molti bambini di oggi sono troppo abituati a ricevere senza nemmeno conoscere l'enorme soddisfazione che si ha quando con tanta fatica si cerca un regalo e si guarda la felicità di chi lo riceve. Non si tratta solo di soldi, si tratta di far imparare al bambino cosa vuol dire rendere felici le persone che ama, anche se alla fine i regali sono gentilmente finanziati dai genitori.
Quanti di voi genitori preferirebbero fare un regalo al figlio piuttosto che riceverne uno per loro? Lo sapete anche voi che è più bello regalare a chi amiamo piuttosto che ricevere regali. La cosa più bella che ci possa essere è proprio uno scambio di regali tra due persone che si vogliono bene, che vogliono donare prima di ricevere.
Se scoprirete che vostro figlio, di sua spontanea volontà, sarà andato in giro con un nonno per cercare il regalo per voi genitori, anche se fosse il regalo più brutto del mondo, non potrete non essere felici di quanto bene lui vi voglia.
Questa felicità renderà ancora più felice vostro figlio, lasciando in lui un ricordo indelebile nella sua vita che vorrà sicuramente rinnovare non solo nei successivi natali, ma anche nei giorni normali con i suoi amici, in futuro con la fidanzata o la moglie. Quale migliore base per una crescita sana?
Non meravigliamoci se vediamo ragazze che per cercare marito puntano al portafoglio, basta vedere come sono state educate. Se avere un marito ricco equivale ad essere felici, ecco qui risolto l'enigma. Lo stesso vale per i maschi, solo che invece dei soldi si cerca la bellezza: "più la donna sarà bella e più benessere riceverò".
La vera felicità si può costruire solo tra individui che sanno donare. I bambini questa cosa non la conoscono ancora, per questo dobbiamo insegnarla noi adulti e per farlo dobbiamo impegnarci per impararla.
Questo Natale ormai andrà come andrà. Dal prossimo magari cominciate a prendere l'abitudine di andare in giro ad aiutare i vostri figli o nipotini a fare qualche regalino, ne basta anche solo uno alla mamma o al papà, basta anche un bel disegnino o un oggettino di pochi euro. Ovviamente non deve essere un imposizione, ma solo una proposta fatta con tutta la dolcezza e l'amore che un genitore può dare al proprio figlio.
Questa è la mia proposta per voi, la quale vorrei che diventi un regalo di Natale, ma questo non dipende da me. Ci risentiamo l'8 Gennaio.
Auguro buone feste a tutti e che questo periodo sia l'inizio di un miglioramento sostanziale per tutti voi, in qualsiasi situazione voi siate.
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