Magazine Italiani nel Mondo

NATALE 2011 - Diario italiano/1

Creato il 04 gennaio 2012 da Mariagraziacoggiola

Lunedi' 19 dicembre, Roma
Ad accogliermi a Fiumicino appena dopo la barriera deidoganieri e' un ufficio Vodafone dove compro una sim card italiana. E pensareche non sapevo dove trovarne una all'aeroporto. Invece il gentile impiegato diVodafone Italia, che e' li' da sei mesi,e' stato il primo ad accogliermi nella madrepatria e a sottrarmi subito20 euro, ancor prima di avere ritirato il bagaglio. Questo la dice lunga suinuovi potentati mondiali.
Martedi' 20 dicembre, Roma
Sfoggio un tailleur Sisley e un cappottone nero lungocomprato  quasi 20 anni fa a Ginevra. Aqualcuno ricorda il protagonista di Matrix. Li avevo portati con il container in India e mai piu'indossati. Ma io me ne frego e cosi' bardata mi presento all'Ansa che si trovain via della Dataria, nel cuore della capitale. Per arrivarci passo davanti alla Fontana di Trevi.Davanti ci sono due centurioni romani circondati da turisti asiatici. Mai vistauna scena piu' surreale. Il bravo e simpatico direttore Luigi Contu mi ricevegentilmente nel suo ufficio nello storico palazzo che confina con il Quirinale.Visto che e' da un anno e mezzo che collaboro con l'agenzia mi e' sembrato giustopresentarmi, se non altro per umanizzare i rapporti. Dopo l'annuncio di taglidella Farnesina, la situazione non e' rosea per l'Ansa e quindi regna il pessimismo. Non mi aveva neppure sfiorata il pensiero di avanzare rivendicazioni sul mio precariato, che ha subito messo le mani in avanti. ''Il 2012 sara' forse peggio'' mi ha detto mestamente.  Non mi e' restato altro che fare gli auguri econgedarmi.
Mercoledi' 21 dicembre, Bologna
Mi accorgo che l'intero Paese e' stretto in una morsa dicupa rassegnazione. E' palpabile e pervade ogni conversazione. Mio zio, ex capo sindacati macchinisti, mi fa un belregalo. Un biglietto da Roma a Bologna in Freccia Rossa.  In due ore passo dalla fontana di Trevi alleTorri degli Asinelli. E' fantastico, ammetto, andare su e giu' per lo Stivale aquesta velocita'. Il treno era pieno, anche in prima classe. Bene, mirassicuro, allora le cose non vanno cosi' male, almeno per i ricchi che sipossono permettere il supertreno.
Giovedi 22 dicembre, Bologna e Milano
Bologna rimane una delle citta' in cui mi piacerebbe abitare.In piazza Nettuno c'e' la  bibliotecacivica, Sala Borsa, inaugurata dieci anni fa dove una volta c'era appunto la borsa trasformata dopo in un palazzetto per il basket. Il palazzo, dove c'e' ancheil Comune, sorge su rovine archeologiche che si vedono sotto il pavimento. E'un bellissimo ambiente ed e' aperto a tutti, anche a diversi senzatetto chevengono qui a stare al caldo.Dopo aver comprato mortadella e tortellini, salgo su unaltro Freccia Rossa o Freccia d'Argento (che differenza c'e'?) che questa volta pago io. Ormai ci ho preso gusto. Arrivo aMilano in un'ora esatta. Ceno in una trattoria del centro con il mio collegaMarco Masciaga, ex Sole24Ore, che ora lavora a Repubblica. Ebbene si', iristoranti sono pieni, come diceva il nostro ex presidente del  Consiglio. Secondo il mio collega sono pienidi evasori fiscali.
Venerdi' 23 dicembre, Chivasso
Il duro scontro con la realta'. Dall'alta velocita' a unvecchio regionale per Chivasso dove entro in contatto con la classe operaia,pensionati  e con gli immigrati. Meta'scompartimento parla rumeno. Una vecchietta piemontese che dice di avere 76 anni ha unalloggio da vendere sul lago Maggiore. Sostiene che da 400 mila euro, ora si e'ridotta a chiedere 100 mila euro pur di sbolognarselo.   Stranamente qui nella Padania Superiore il freddo e' meno pungenteche a Bologna. Ma il gelo della provincia piemontese mi pervadecompletamente.  Sara' la crisi, ma ognivolta che torno al mio paese, Chivasso, ho l'impressione che sia ogni voltapiu' ostile. In poche ore riesco a rompere le balle a mezza citta', dalla bancaall'ufficio anagrafe del comune, fino ai Carabinieri che scomodo per fare unadenuncia di una carta di identita' persa 20 anni fa. E' evidente che la gentequi ha i suoi ritmi e le sue abitudini. Ma e' davvero difficile strappare unsorriso da queste parti.
Sabato 24 dicembre, Chivasso
Come tradizione si fanno gli agnolotti di carne per ilpranzo di Natale. La ricetta e' stata tramandata dai nonni paterni, cosi' comeanche la spianatoia di legno realizzata da mio nonno apposta per il tavolodella mia cucina. La preparazione ha un qualcosa di rituale. Sembra unaliturgia religiosa con strumenti e teli per coprire la pasta che vengono tiratifuori per l'occasione da un apposito cassetto. Come l'ostiario dal tabernacolo.Ovviamente e' impossibile proporre qualsiasi variazione al tema. La miaproposta di mettere del sale nell'impasto che va prendendo forma sotto le miemani e' immediatamente bocciata. ''Non l'ho mai visto fare a casa dei nonni'' ha sentenziatomia madre. Avrei voluto chiedere che cosa faceva sua madre per Natale, ma poitemevo di urtare la sua sensibilita'. Mia madre e' vissuta in una famigliacontadina e quando si e' sposata ha fatto il grande salto verso gli agi dellacitta', compresi gli agnollotti di carne.
Domenica 25 dicembre, Bracchiello (Ceres)IlNatale viene consumato nel vero senso della parola tra grandi mangiate e bevutenella baita di Bracchiello, una borgata di Ceres nella valle di Lanzo, dovescorre la Stura, un affluente del Po. Chissa' come, ci trovo un parallelo con lavalle della Yamuna che ho risalito lo scorso giugno. Alle 18 vado a Messa aCeres, cinque km piu' a valle dove e' tradizione fare i presepi semoventi in strada. Sono bellissimi.Le decorazioni della piazza e nelle viuzze rendono l'atmosfera dickensiana, daCristmas Carrol.  C'e' perfino un BabboNatale, di pezza, che dorme sdraiato sotto un androne con il suo sacco di yutavuoto a fianco. Come se fosse sfinito dopo il suo lavoro di consegna deiregali...Nella chiesa gotica, i due celebranti sono accompagnati dall'imponenteorgano a canne che come tradizione e' sopra l'ingresso e da un trombettista.Non c'e' coro, ma solo il prete con una voce da baritono. Ammetto che e' unadelle piu' belle celebrazioni natalizie a cui abbia assistito.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :