Con questo post voglio farvi conoscere meglio un'autrice di cui ho parlato spesso sul blog: Marie Albes. Come alcuni di voi sapranno, ho già letto il suo primo libro Dryadem (e si baserà proprio su questo l'intervista) e potete leggere la mia intervista: qui. Inoltre Marie mi ha inviato anche il continuo di quel libro *-* e non posso che ringraziarla!! (qui potete leggere tutte le info riguardo il secondo volume).
Ma andiamo all'intervista, buona lettura!
Ciao Marie, grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Iniziamo subito, presentati ai nostri lettori!
Ciao Christy! Innanzitutto ti ringrazio per avermi dedicato questo spazio nel tuo blog, seguo poi salutando tutti i lettori.
Per coloro che non mi conoscono, mi presento: mi chiamo Marie Albes e sono un'autrice italiana esordiente. Amo non solo la scrittura, ma anche la lettura, per cui mi definisco un'innamorata cronica della Letteratura e probabilmente di ogni forma artistica in generale, natura compresa, che è una delle più grandi arti.
Com'è nata la passione per la scrittura?
Domanda decisamente complicata! È un po' come se mi chiedessi: perché ti piace il cioccolato?
Amo la scrittura in maniera innata, ma se devo sottolineare uno dei lati che adoro in questa disciplina – per così definirla – probabilmente parlerei del sogno.
Scrivere è come sognare a occhi aperti, e il sogno è a doppio senso proprio perché sogni e fai sognare (è un po' uno scioglilingua, ma il concetto è quello!)
Il mondo odierno è pieno di problemi, siamo tutti di corsa e spesso molto stressati da ciò che ci circonda.
Vedi Christy, credo che i libri abbiano la capacità di far estraniare il lettore dal mondo esterno, per farlo vivere – anche se solo per un attimo – in quello che ha costruito lo scrittore stesso.
Si parla sempre di missioni eclatanti, ma dare un attimo di felicità o semplicemente riuscire a trasmettere un'emozione è per me una vera e propria Missione.
E com'è nata l'idea di scrivere la serie Dryadem?
Anche qui non saprei darti una risposta diretta, perché non so da dove sia nata l'idea. Sicuramente il mio forte attaccamento alla natura ha favorito la nascita di Ayres, poi la mia mente è partita, et voilà, ecco a voi la Driade.
A chi ti sei ispirata per la protagonista del tuo libro: Ayres? E per il personaggio maschile: James?
Mi è già stata fatta questa domanda, per cui ti rispondo con le stesse parole che ho usato tempo addietro: credo che ogni personaggio inventato da uno scrittore – in particolar modo i protagonisti – contenga una parte dello scrittore stesso, del suo ego, nonché della sua vita, conoscenze incluse. In tal modo è difficile dire: “mi sono ispirata a X pensando al mio amico Y”, proprio perché credo che X contenga non solo Y, ma anche W, Z e tutto l'intero mondo dell'autore.
Scrivere un libro del genere fantasy può essere difficile, per la grande immaginazione che esso richiede. Tu hai trovato tante difficoltà durante il “cammino” per la stesura del libro?
Finalmente una domanda facile! Stranamente, per me lasciar volare la fantasia è una delle cose più semplici che ci siano. Ricordo che al liceo un amico mi disse: “Tu hai una fantasia MOLTO fervida”, e io ero scoppiata a ridere. Per cui scivolare nel mondo di Ayres e James per me è estremamente facile.
D'altro canto, credo comunque che ogni romanzo debba avere delle radici solide, sia esso fantasy o storico, quindi cerco di studiare e di documentarmi sugli argomenti di cui scrivo. Per cui in Dryadem ed Euphônia – nonché nel capitolo conclusivo della saga – per parlare dei Druidi ho dovuto conoscere i Druidi stessi. Molti fatti o leggende contenute fanno veramente parte della loro cultura.
Scrivere più di un libro su una stessa protagonista, crea un legame forte tra personaggio e scrittore. Quindi qual è il tuo legame con Ayres?
Hai ragione, ci si lega sempre molto ai propri personaggi, figuriamoci se sono protagonisti di più libri. Per cui il mio legame con Ayres è molto forte, per certi versi potrei definirla una sorta di alter ego. Nel suo personaggio sono contenute molte delle mie passioni, delle mie emozioni, ma qui ci ricolleghiamo al discorso di prima: ogni personaggio ha dentro di sé una parte dello scrittore.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Di sicuro scrivere tanto e leggere altrettanto. Ho molte idee in testa e spero di materializzarle il prima possibile.
Per me scrivere non è una cottarella del momento, è un vero e proprio amore, per cui non mi fermerò di fronte a niente, nemmeno davanti all'attuale andamento del mercato editoriale, che onestamente non condivido molto.
E poi ci sono i lettori che mi hanno scritto commenti meravigliosi, nonché voi blogger che continuate a darmi fiducia: è anche grazie a questo calore che la mia voglia di scrivere non fa altro che acuire.
Un'ultima domanda: qual'è il tuo consiglio per gli scrittori esordienti?
Scrivete ciò che vi piace, perché solo in questo modo riuscirete a essere voi stessi e a trasmettere le emozioni ai lettori. Inoltre siate decisi, ma non arroganti, perché non si deve mai mancare di gentilezza e di umiltà. Anche nello scrivere.
E infine imparate ad accettare le critiche, nonché a distinguere quelle utili alla formazione da quelle che hanno solo scopo offensivo.
Grazie mille Marie per la disponibilità. Ti auguro un grande in bocca al lupo!!
Sono io che devo ringraziarvi! Vi auguro Buone Feste!
Marie
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Il matto 22 I fiori 81