Natale a Barcellona, e anche in tutta la Spagna, è un periodo magico. State pensando di visitare la capitale catalana in questo periodo festivo e vorreste conoscere meglio le tradizioni del posto? Abbiamo le risposte alle vostre domande e vi sveleremo tutto quello che dovete sapere sulle tradizioni natalizie della Catalunya. Buon Natale!
Festività Natalizie
Mi dispiace sedare gli entusiasmi delle persone che stavano pensando di sfruttare i ponti durante questo periodo ma devo far notare che, quest’anno, 2011, non sarà possibile sfruttare di molti giorni di festa. Infatti il giorno di Natale e quello di Capodanno capitano proprio di domenica e non voglio nemmeno immaginarmi lavorare il 2 gennaio, dopo gli eccessi dell’ultimo dell’anno.
Mercatini di Natale
Nel periodo natalizio si possono trovare tanti piccoli mercati per tutta Barcellona. Tuttavia, il più grande e popolare è la Fira de Santa Llúcia, situato fuori alla Cattedrale di Barcellona nella Plaza de la Seu. E’ un mercato natalizio che risale al secolo XVIII. E’ il luogo ideale per respirare quell’ aria magica, che solo il Natale sa trasmettere. In questo mercato si possono trovare numerose idee per i regali e decorazioni, tipiche del Natale.
Luci di Natale
Quest’anno ci saranno dei cambi per le incantevoli luci di Natale. Il sindaco Xavier Trias ha annunciato recentemente che diminuirà le illuminazioni, a causa dei tagli realizzati dalla sua amministrazione. Lo scorso settembre dichiarò che cercherà di imitare il modello londinese, cioè illuminare gli edifici simbolici della città. Il suo obiettivo è quello di una Barcellona “con più luce ma con meno sprechi”.
Presepi
La tradizione natalizia, come in tutti i paesi cattolici, prevede ovviamente, anche i presepi, in quanto si tratta di una rappresentazione della nascita del bambin Gesù. Il classico presepe consiste delle figure di Maria e Giuseppe, un asino e una mucca con al centro della scena il figlio di Dio mentre i Re Magi seguono la stella di Oriente. Ogni anno il comune di Barcellona monta la rappresentazione del presepe più famosa e apprezzata, in Plaça Sant Jaume, e questa consta di molte figure ed edifici. Uno dei personaggi più folcloristici del presepe in Catalugna è il “caganer”, figura di un uomo catalano con abiti tradizionali, che sta facendo i suoi bisogni. La figura, che potrebbe avere del blasfemo, è in realtà un simbolo ben augurante (di fertilità) che ha le sue radici nella tradizione contadina e paesana.
Negli ultimi anni questa figura tradizionale è stata adattata a sportivi, politici, persino a figure storiche o a cartoni animati, ma senza che fosse modificata la sua peculiare posizione. I più venduti dell’anno scorso furono i politici Artur Mas e Zapatero, gli allenatori Pep Guardiola e Josè Mourinho e la stella del Fc Barcelona Leo Messi.
Delizie Deliziose
Durante la vostra visita a Dicembre, una delle prelibatezze da provare assolutamente, è il torrone spagnolo – un dolce Natalizio molto apprezzato. Normalmente è fatto di nocciolato ricoperto di mandorle, anche se ormai i sapori venduti sono a centinaia. E poi non bisogna dimenticare i Polvorones, una squisitezza natalizia molto popolare, fatti da una pasta dolce di mandorle.
Per festeggiare un vero Natale alla spagnola, sostituite il panettone di Natale per il Roscón de Reyes. Questa torta rotonda contiene una piccola figura di un Re e una fava. Se siete così fortunati da trovare il re nella vostra fetta, potrete indossare la corona durante la giornata ed essere trattati come un re. Al contrario, se trovate la fava…dovrete pagare la cena!
Tió de Nadal
La quintessenza della Catalogna, il “CagaTió” si trova nelle case di tutta la regione. Si tratta di un piccolo ceppo di legno con un volto dipinto su uno degli estremi. A dicembre, i bambini lo alimentano ogni giorno con dolci e si prendono cura di lui coprendolo con una coperta rossa. Infine, la vigilia o lo stesso giorno di Natale, i bambini picchiano il ceppo per poi raccogliere le prelibatezze e i dolciumi, che trovano all’interno della sua coperta. A volte, il ceppo viene poi utilizzato come legna per riscaldare la casa, in cambio dell’ospitalità ricevuta.