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Natale all’improvviso – Jessie Nelson, 2015

Creato il 24 novembre 2015 da Paolo_ottomano @cinemastino

Spiegare. La prima cosa che potremmo evitare, scrivendo una sceneggiatura - soprattutto se lo stiamo facendo per un " film di Natale", già prevedibile e convenzionale come genere - è spiegare agli spettatori quello che succede davanti ai loro occhi. Se non bastassero i buoni sentimenti forzati di cui siamo vittime ogni Natale, se non fossero sufficienti degli attori famosi ( Diane Keaton e John Goodman, per esempio) per attirarci in sala e illuderci che quel film sarà migliore di quanto pensiamo, ecco un copione infarcito di luoghi sentimentali comuni, una storia che Natale all'improvviso non racconta quasi mai.

Natale all’improvviso – Jessie Nelson, 2015
Ogni personaggio ci spiega chi è, perché fa questo e quello un attimo prima di farlo - perché, se poi lo mostra? - o uno dopo averlo fatto - perché, se non siamo in un film meta-riflessivo o in una commedia di Woody Allen? Tutti si sentono in dovere di vomitare il loro passato, presente e futuro addosso al personaggio più vicino, col risultato che la maggior parte del film è fatta proprio di conversazioni-riempitivo. Sono loro a portare avanti la storia in luogo dei fatti che sostituiscono, anche per la malaugurata idea di affidare a un narratore onnisciente e paternalistico - il cane di famiglia - la voce fuori campo.

Natale all’improvviso – Jessie Nelson, 2015
Se fossero necessarie, di seguito due linee di trama: marito e moglie, separati in casa, organizzano la cena di Natale fingendo di essere affiatati come sempre per non dare un dispiacere ai figli (vorrebbero separarsi). Ognuno di essi, a propria volta, ha qualcosa da nascondere ai genitori: un fidanzato inesistente, un lavoro che non c'è o qualche sentimento troppo doloroso da confessare. La cena natalizia riparatrice, però, permetterà a ciascuno di sfidare le sue debolezze, anche grazie a un imprevisto provvidenziale. Torneremo a casa tutti più buoni, come dev'essere tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, anche troppo per esprimere un giudizio sincero su questo Natale all'improvviso.


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