Sembrerebbe il titolo dell’ennesimo cinepanettone che quest’anno utilizza la coppia Lillo & Greg e lascia il povero De Sica senza spalla (hanno detto che c’è meno volgarità quindi non se ride!), invece ho voluto indagare che c’è in Oriente visto che da noi sarà un rosso Natale e per molti anche verde (senza essere daltonici).
La maggior parte dei giapponesi è di religione buddista o scintoista, solo l’1% è cattolico, pertanto il significato per i più non è collegato alla nascita di Cristo. Eppure nel 1549 San Francesco Saverio era fin qui giunto portandovi il cristianesimo. D’altronde molti anni fa una catena commerciale ad imitazione facilona (oggi sono molto più meticolosi) davanti al loro negozio mise un babbo natale sulla croce!! Ma si sa noi siamo molto ….liberali e la cosa passò solo come pessimo gusto. Comunque i bambini aspettano i loro regali e gli alberi sono quasi tutti di plastica. Il 25 è in realtà una specie di festa per fidanzati, una fac-simile festa dell’amore commerciale (doni e consumo), una specie di San Valentino. Non ci sono i nostri cenoni, il cibo è nostra identità che dovremmo collegare ad una diversa accoglienza per avere una ripresa certa (il nostro turismo se di qualità e diversificato sarebbe una ricchezza certa!), comunque mangiano il pollo fritto e una torta di pandispagna con fragole e panna.
Se confrontate queste immagini (c’è un albero d’oro in un negozio di Tokio) possiamo capire che il Natale non ha riscontri storici ma è una festa di divertimento (ma se non fosse per la crisi anche da noi lo sta diventando). Penso che facendo conoscere i nostri cibi regionali potremmo riprendere la storia del XVI secolo e far capire meglio il messaggio cristiano. Da noi il buddismo sembra una soluzione per il benessere….mentre è una religione molto interiore.
Merii Kurisumasu (Buon Natale!)