Magazine Per Lei

Natale, gli alberi, gli addobbi, le lucine e tutto il resto

Creato il 14 dicembre 2011 da Lazitellaacida
Caro Babbo Natale,

Mi è venuto in mente di scriverti una lettera come si deve, che insomma, è un po' che non ci si sente io e te. L'altra settimana, mentre ero a casa di mio cugino mi è caduto l'occhio sulle tre letterine pronte per, rispettivamente, Santa Lucia, Babbo Natale e la Befana. Erano cinque righe scritte in stampatello con la matita, forse con una penna nera. Da qualche parte mancava un acca, o ce ne era una di troppo. Mi ha colpito però, sarà a causa del lavoro che faccio, la stitichezza del testo e la scarsità della grafica. Qualche parola come “portami due bustine di Sailcazzo Nuove Forze” e di altre cose che avevano nomi simili a farmaci e mancava che chiosassero con un 'cordialmente'. Io gliel'ho anche fatto notare che le cose non si chiedono così, ci vuole anche il visual, facci qualche disegnino a sto Babbo Natale ci ho detto. Te lo ricordi? Io facevo dei megadisegni, mi impegnavo di brutto. Però non me lo dimentico che Barbie Totally Hair non me l'hai portata alla fine eh, minchione. Comunque, ci tengo a mostrare loro che le letterine per i Babbi vanno fatto bene, bisogna saper introdurre le richieste, bisogna girarci intorno. Quindi, visto che dire “quest'anno sono stata brava” mi pare eccessivamente sbrigativo, ricapitoliamo insieme questo splendido anno di merda appena trascorso. Gennaio Uh che mese brutto questo. Stavo con il Ken, te lo ricordi? E te lo ricordi che quando siamo entrati a casa sua abbiamo scoperto che c'erano stati i ladri? Cioè, BABBO DI MINCHIA, te lo ricordi o no che I LADRI sono il mio terrore più granderrimo? Hai presente cos'ha voluto dire, PER ME, vedere casa (vabbhè, è casa sua ma allora? Ci sono affezionata) ribaltata, con i segni di quei farabutti sulle pareti? Hai presente la paura? Ecco. E come se non bastasse poi tipo ci siamo pure sfanculati. Non mi pare di buon auspicio cominciare l'anno così, ma andiamo avanti.
Febbraio C'è di buono che poi ci siamo riavvicinati io e il Ken. Ma poi io ero tutta nervosa e incazzosa perché si avvicinava la data del mio intervento agli occhi. Inutile che fai quella faccia, Babbo, son miope da quando ero settenne e mi hai regalato i Mio Miny Pony tarocchi che profumavano di Big Babol. Ma sono andata alla sfilata di Prada, quindi #win. Marzo Me l'avevano detto che era doloroso l'intervento, ma non pensavo così tanto. Poco male, fatto, vita cambiata. #doublewin Passo un mese a Casa Paesello, ma la noia? Hai capito la noia? Per evitare di strapparci i capelli l'un l'altra io e Ken ci si lascia. #fail Aprile Primavera. Rido, rido tantissimo. Merito di qualcuno. Che roba strana la felicità. Poi, di colpo, comincio a piangere. Sto malissimo e non capisco perché. Poi mi spiegano essere un attacco di panico. E' Pasqua, la mia mamma è in ospedale per farsi il ginocchio nuovo. A casa siamo solo io e papà, ti pare normale che casa mia si svuoti in 'sta maniera? Ti pare normale che la mia mamma, con tutte le cose che abbiamo avuto, debba ancora girare per gli ospedali?  Segna Babbo, segna. Maggio La mamma è back home. Non rido più tanto, mi faccio tante domande. Comincio a pensare di essere sbagliata io. Ah il lavoro va di merda, te lo dissi mai Babbo? Robe brutte proprio. Bella merda, la moda. Giugno E' il tracollo psicologico. Le ore perse a piangere in bagno. Amicollega mi raccoglie dal suolo come il gattino della pubblicità Barilla. Per fortuna che c'è lei. Luglio Cose belle: cambio colore di capelli. Cose brutte: c'è quell'anniversario, poi c'è giusto giusto una bella sfiga che mi lega al letto per dieci giorni, mi fa fare il tour dei pronto soccorso, mi fa perdere una settimana di vacanza in barca e mi costa quasi una querela. Ah, me la saluti quella dottoressa? Quella maledetta fottuta incapace. SIGNORA, MI LEGGE ANCORA? Agosto E' la legge del contrappasso. Con il Ken si litigava perché lui doveva fare 'sta minchia di patente nautica a gennaio e adesso io mi ritrovo qua, ad avere a che fare con LA DANNATA ASSENZA DI UNA PASSERELLA per tornare sulla terraferma. Però, ecco, qualcuno me lo poteva dire prima che la barca a vela è così rilassanteeeeeeezzzzzzzzzzh....... Settembre Ohibò, tu pensa. E' un anno in più. Son ventotto eh. La tragedia. Ventotto è un numero di merda. La mamma mi sente triste per il mio compleanno, come tutti i compleanni, ma questo di più perché ha paura che succeda qualcosa di brutto anche a me a 28 anni. Eppoi alle feste lei mi vuole lì con sé, vuole dirmi che va tutto bene anche se non va un cazzo bene, perché poi le dico che questo nuovo lavoro...ecco, è un po' una ciofeca. Che posso fare molto di più e nessuno lo capisce, o lo vuole capire. Ottobre Ma il padrone di casa, te lo ricordi quello là? Hai presente l'INCUBO che mi ha fatto passare? I fiori nascosti in cantina, le letterine, le minacce? Ma ti pare normale? Dopo 4 anni che vivo lì senza rompere le palle a nessuno? Per fortuna trovo un bucolocale e si va a vivere da sola. #win Novembre Nel giro di un mese si rompe: la caldaia, la tapparella e la lavatrice. Non. Dico. Altro. Però ho una nuova amica speciale da qualche mese, talmente speciale che mi chiedo come cazzo avessi fatto prima di conoscerla. Io glielo dico sempre 'per fortuna che ci sei, mari'. Diglielo anche tu Babbo. Fatto? Dicembre Ed eccoci qua, Babbino. Che ne dici di questo 2011? Io lo sapevo che non sarebbe stato un bell'anno, come tutti i miei anni dispari. Però questo mese è successa una bella cosa. La mamma ha voluto rifare l'albero di Natale. Sono mesi, anni che con le buone e con le cattive le dico che deve andare avanti, che dobbiamo tutti andare avanti, che lei non si può buttare via solo perché Andrea non c'è più. E lo sai lei cosa mi risponde? Che io non posso capire. E graziealcazzo che non posso capire, ma ti pare? Che devo avere un figlio e perderlo allora prima di aprir bocca? Ma ti pare che io non posso parlare, non è forse abbastanza aver perso un fratello? Che ne dici? Poi ha detto 'tiriamo fuori gli addobbi'. Io non volevo. Perché per me il Natale è morto nel 2007. Ma ho fatto l'albero, per la mamma. E non solo, ho pulito l'argenteria, messo le candele rosse, appeso addobbi, campane e rami di pungitopo. Ho fatto l'albero, che nemmeno me lo ricordavo più com'era. Nemmeno che addobbi avessimo. Ma poi, è un po' come andare in bicicletta, no? Basta solo che ti rimetti in sella. Quest'anno sarà il primo Natale che saremo di nuovo solo noi tre a tavola. Sono quattro anni che facciamo gli itineranti dagli zii. Quest'anno stiamo a casa nostra, come facevamo prima. Come cosa a me sembra ancora contro natura, quindi sai che ho detto alla mamma? 'Cucino io'. Cazzo ridi, Babbo? Cucino io, sì. Così non ci pensiamo che siamo in tre. Così magari brucio qualcosa e ci si ride un po' su, anzi, mi sa proprio che qualcosa (o tutto, vai a sapere il mio talento fin dove arriva) lo brucio. Così guardiamo solo quella cosa nera nel piatto e non quella sedia vuota. Ho detto che faccio tutto io eh, quindi Babbino vedi di non mettermi riuonioni all'ultimo momento che poi non riesco a prendere il treno e si mette a cucinare la mamma. Ho un piano diabolico quest'anno. Quindi concludendo Babbo, che so che c'hai da fa che fai gli straordinari pure te in 'sto periodo, come anno è andato un po' così così. Anzi, mettici pure di merda. E non fare quella faccia lì, da uno che preferisce portarmi una Nintendo Ds rosa, anziché ascoltarmi. 

Non mi portare niente. Giuro, niente. 
Non lo voglio il fidanzato, ora come ora appesterei la vita di chiunque. Non voglio nemmeno altri vestiti, che il 16 mi arriva la 13esima e m'arrangio. Ti chiedo solo che, per il 2012, si pianga un po' di meno: non te l'ho scritto nel resoconto mensile, ma anche intorno a me s'è pianto parecchio. Non ci sono più dei papà, delle zie, delle mamme su questa terra. Sono tutti là, con Andrea e Steve Jobs. Non mi pare tanto, no? Stammi bene, Babbo. Zitella

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