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Natale in tenda di fronte alla Merlo

Creato il 25 dicembre 2010 da Lapulceonline

merloI lavoratori e le lavoratrici dello storico stabilimento caseario di Terzo hanno deciso di accamparsi davanti alla fabbrica, chiusa dal 16 di agosto, per protestare. La loro “casa” è diventata una tenda della Protezione Civile, che li ospiterà fino a Capodanno. I dipendenti presidiano ormai da mesi gli impianti per evitare che vengano trasferiti i macchinari e ieri, giorno di Vigilia, hanno fatto sapere, tramite la Cgil, della loro particolare iniziativa. Si sono anche preoccupati di scrivere una letterina a Babbo Natale:
Caro Babbo Natale( per i laici), oppure Caro Gesù Bambino (per i credenti)
Siamo i lavoratori e le lavoratrici della MERLO SRL, quest’anno il Natale ed il Capodanno lo passeremo sotto una tenda della Protezione Civile, ma non perché c’è stato il terremoto a Terzo, bensì perché un tizio che due anni fa è stato definito imprenditore ci ha lasciato in mezzo ad una strada.
Non ti scriviamo per essere compatiti, né per chiederti miracoli , ma solo per esprimere ciò che sentiamo durante queste Feste.
Qualcuno dice che ci piace stare qui al freddo e che non abbiamo voglia di fare nulla, MA NON E’ VERO! Siamo tutte persone adulte, alcune ultracinquantenni che hanno lavorato una vita, anche in condizioni inaccettabili, come negli ultimi due anni. Sappiamo fare il formaggio, stagionarlo, confezionarlo, ma oggi non ci è possibile. Da quando quel signore ha fermato la produzione e messo in liquidazione l’azienda , noi non possiamo lavorare. Siamo in Cassa Integrazione e dobbiamo vivere con 800 Euro al mese . Ma allora perchè sostiamo ancora (da Agosto) davanti alla fabbrica?
Perché ci ostiniamo a voler lavorare, nonostante tutto e stiamo a fare la guardia perché nessuno porti via dalla fabbrica i macchinari e gli strumenti che ci servono per fare il formaggio.
Già perché qualcuno ci ha già provato e ogni tanto anche quelli che chiamano liquidatori(!) ci dicono che potrebbero smantellare e vendere pezzo per pezzo e arrivederci!
MA NOI DICIAMO NO!
Quei macchinari non li possediamo sulla carta , sui documenti , ma è come se li avessimo comprati noi visto che l’operazione di acquisto si è basata principalmente sulle nostre liquidazioni.
E poi …quelle macchine le conosciamo, le sappiamo usare, le abbiamo registrate , modificate , adattate a noi…Insomma è come se fossimo un tutt’uno, fabbrica , persone, prodotti…..
E’ strano questo mondo vero Babbo Natale, mentre tanti stanno finendo di fare acquisti e regali, noi siamo TUTTI ASSIEME A CHIEDERE DI POTER RIAVERE UN LAVORO, DI POTER FATICARE , DI SENTIRCI DI NUOVO PERSONE ATTIVE E UTILI ……
IL LAVORO SIGNIFICA DIGNITA’ E DOVREBBE ESSERE UN DIRITTO , NON UN LUSSO!
Ecco perché stiamo sotto una tenda, davanti ad una fabbrica …
BUON NATALE A TUTTI!


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