Natale laico

Creato il 25 dicembre 2014 da Carlo Di Somma @carlodisomma

No, non darò gli auguri quest'anno

Non do gli auguri perché il Natale è solo un giorno infondo. Un giorno come tutti gli altri che non ha il potere di cambiare nulla. Domani ci sveglieremo nelle nostre case, i camini fumanti, le calze rosse appese, i pacchetti regalo da scartare, la classica abbuffata, il caffè con qualche amico, l'uscita serale e d'improvviso il Natale sarà già svanito. Archiviato. Sepolto come la cenere di qualche carbone ardente.

Rimaniamo noi. Con le nostre disillusioni, illusioni, desideri. Rimaniamo noi con il nostro coraggio e la voglia di cambiare quello che ci fa soffrire. Niente auguri. Perché l'umanità non cambia in un sol giorno. Perché in realtà i mussulmani non festeggiano il Natale e nemmeno gli ebrei. E questo mio post vuol essere un messaggio di pace che ricomprende tutti ma tutti davvero. Augurare buon natale significherebbe escludere dal novero degli auguri tutti coloro i quali non credono nel Natale.

Io auguro un mondo di serenità a tutti coloro che ne hanno bisogno. Auguro un amore due volte più grande a tutti coloro che mi hanno amato anche solo per un istante, coloro i quali sono stati con me, condividendo un pezzo del cammino insieme. Faccio l'occhiolino agli angeli che da lassù, controllano l'andazzo. Auguro gioia, amicizia, serenità a tutti gli amici nuovi e vecchi. Quelli degli album di foto che sono intrappolati tra le pagine ingiallite dei ricordi. Quelli che di tanto in tanto rispuntano in qualche rimpatriata organizzata all'ultimo. Coloro che si comportano come se neppure fossi mai entrata nella loro vita.

E quelli che invece mi parlano come se fosse passato solo un giorno o un'ora dall'ultima volta. Auguro di sbattere il muso contro la roccia della vita a tutte le persone superficiali, i qualunquisti, quelli che puntano il dito e giudicano senza conoscere, i viziati, coloro i quali vivono con grossi paraocchi, e tutte quelle persone che si pongono come se avanzassero sempre qualcosa. Ed è un augurio credetemi. Perché sbattere il muso serve a crescere e persino a cambiare. E il cambiamento a volte è un opera di bene.

Auguro rivoluzioni sanguinarie perché qualsiasi rivoluzione lo è. Rivoluzioni con le palle. Di quelle che di botto ti svegli dal torpore in cui sei abituato a vivere e ti rendi conto di quanta merda c'è intorno. Allora inizi a pretendere di meglio. A cambiare le cose, non solo per te ma per la collettività. Inizi ad accorgerti di ogni cosa e lottare per un futuro migliore. Come i nostri padri ci hanno insegnato.

Auguro un tilt mondiale a Facebook di almeno un mese. Cosicché tutti ricomincino ad utilizzare i cellulari ed incontrarsi nelle piazze per scambiare pensieri e opinioni. Affinché le idee condivise non vengano solo linkate, taggate, inoltrate ma anche espresse con valide motivazioni.

Auguro una legge sui pax. Auguro a tutti gli omosessuali di veder riconosciuto il diritto alla felicità e alla famiglia, senza discriminazioni di sorta.

Auguro che qualche politico tolga le mani dallo squallore della corruzione e ritiri le truppe dal medio Oriente.

Auguro all'Italia un governo degno di tale nome. Auguro all'Italia una legge sul conflitto d'interessi. Auguro all'Italia un processo di sbigottizzazione e di laicizzazione.

Auguro al Vaticano di cedere il 25% del patrimonio Nazionale alla nazione che gentilmente lo cede per farne beneficenza.... a Natale si è tutti più buoni.. non è cosi?

Auguro a tutti di scrollarsi da dosso l'indifferenza e l'individualismo. Auguro a noi di baciarci a vicenda le cicatrici.

A te, nuovo amore acerbo che forse appassirà o forse no, auguro l'unica cosa che posso promettere: me stessa, la mia sincerità, il mio esserci concreto, mai superficiale. Ed io lo so che noi non crediamo più al Natale, ma se siamo cosi malinconici è perché un po ci speriamo ancora, e allora costruiamolo insieme il nostro Natale. Costruiamo il nostro non Natale pieno di cicatrici. Di lacrime asciugate dal vento. Di porte sbattute. Di frasi di circostanza. Costruiamo il nostro Natale su tutto questo letame. E lecchiamoci le ferite che sono tante. Abbracciamo il vento che ci scompiglia i capelli e ci rende liberi. Godiamo di questo piccolo angolo di cielo che ci vede insieme, in questa fetta di vita.

Auguri a tutti, in qualsiasi angolo di mondo siate. Che sia Natale o un giorno come tanti altri. Che siate ricchi o poveri. Che siate innamorati o sfiduciati. Che siate sani o ammalati. Bambini o adulti. Vi auguro il risveglio della coscienze, vi auguro l'amore senza speranza seguito da quello vero e concreto, vi auguro le corse contro il vento, le notti di fuoco, una lettura interessante, una carezza al vostro gatto, la salute sconfinata, vi auguro morti rapide e indolori, vite intense e piene d'incontri, coscienze ferventi e intelligenze vive.

Vi auguro la verità. La fratellanza con tutto il mondo. La libertà pura e senza fine.

Sara D'Adorante

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