Dopo i New York Film Critics Award, che appena un giorno fa hanno lanciato la volata di Boyhood verso gli Oscar, è ora il turno dei National Board of Review Award, riconoscimenti storici del cinema americano, giunti addirittura alla loro 86° edizione: e a trionfare quest’anno è A most violent year, acclamato crime drama diretto da J.C. Chandor, che conquista i premi come miglior film, per il miglior attore ad Oscar Isaac e per la miglior attrice supporter a Jessica Chastain, rafforzando le chance per la pellicola di Chandor nella corsa all’Oscar. Ad ottenere il trofeo come miglior regista è invece il veterano Clint Eastwood per la sua ultima fatica, American sniper, con Bradley Cooper.
Accanto a Oscar Isaac, a conquistare il premio come miglior attore, in un ex-aequo, è anche Michael Keaton per Birdman, la commedia sul teatro diretta da Alejandro González Iñárritu, che ottiene anche il trofeo come miglior attore supporter per Edward Norton. Julianne Moore si aggiudica il National Board of Review Award come miglior attrice per il commovente dramma Still Alice, nel ruolo di una donna malata di Alzheimer, mentre la scatenata black comedy argentina Storie pazzesche, per la regia di Damián Szifrón, è stata eletta miglior film straniero dell’anno (e potrebbe ritrovarsi anche nella cinquina dell’Academy).
Dragon trainer 2 vince il premio come miglior film d’animazione, mentre in compenso il suo principale concorrente, The Lego movie, si porta a casa il trofeo per la miglior sceneggiatura originale; la miglior sceneggiatura adattata è invece quella di Paul Thomas Anderson per il poliziesco Vizio di forma, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Pynchon. Il dramma bellico Fury di David Ayer è premiato per il miglior cast; miglior attore emergente è Jack O’Connell per Unbroken, mentre il miglior regista esordiente è Gillian Robespierre per la commedia indie Obvious child. Infine, ad essere eletto miglior documentario è Life itself, film dedicato al compianto critico cinematografico Rober Ebert.
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