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Nativi digitali… o no?

Da Rossellagrenci

NATIVI DIGITALI… O NO?

Tempo fa avevo letto un articolo sui “nativi digitali”, così come veniva definita la nuova generazione riguardo all’uso dei mezzi tecnologici. Mi ero convinta che fosse proprio così, ma mi sbagliavo. E’ da ieri che rifletto dopo aver letto i due articoli di paolo Beneventi nel suo blog Bambini Oggi.

I nostri figli o nipoti sono così competenti davanti ad un PC o nell’uso di internet? Questo è quello che risponde Paolo:

“Forse non tutti lo sanno, ma la stessa impressione di competenza, gli stessi gesti e osservazioni appropriati che meravigliano tanti adulti di fronte ai bambini “digitali”, si osservano con regolarità quando, secondo la metodologia educativa che gli italiani un tempo hanno chiamato animazione, con i bambini si costruiscono insieme azioni teatrali, si scrivono libri, si fanno film, o anche si va alla scoperta di insetti e bacherozzi nel cortile. Non solo, hanno anche lo stesso atteggiamento cooperativo e per nulla egoistico di cui parlano Shirky e altri “guru” delle nuove tecnologie. E senza la competizione, il voto, il premio, i risultati dal punto di vista della qualità sono di gran lunga superiori.

In realtà, non c’entra tanto la “natura” dei mezzi digitali, quanto la natura dei bambini, che così naturalmente imparano, conoscono, producono. Come anche gli scienziati, i filosofi, gli artisti, quando operano al di fuori di una logica di mercato”.

Non basta osservarli, bisogna conoscere i bambini per capirli davvero!

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